La Domenica delle Palme sarà senza “Festa dei Ovi” 

L’emergenza Coronavirus. È la prima volta che accade da decenni ma verrà recuperata d’estate o in autunno, per contribuire al finanziamento dell’attività dei Vigili del fuoco volontari 


Roberto GEROLA


Pergine. Domenica delle Palme senza la tradizionale “Festa dei Ovi”. È la prima volta che accade per un appuntamento ormai pluridecennale e che non ha mai registrato un soluzione di continuità. L’appuntamento è la domenica antecedente la Pasqua, appunto domani. L’emergenza sanitaria l’ha fermata facendo venir meno una delle più simpatiche domeniche d’anno, anche perché sono coinvolti i vigili del fuoco volontari di Pergine, una realtà particolarmente ben voluta e apprezzata.

Negli ultimi anni veniva abbinata anche la manifestazione relativa alle moto: un raduno che registrava la presenza di centinaia di appassionati e altrettanti mezzi a due ruote (o in alcuni casi anche a 3 ruote, vista la partecipazione di storici sidecar): moto d’epoca perfettamente funzionanti sfoggiate con orgoglio da collezionisti e appassionati, che venivano benedette prima di vederle più o meno rombanti lasciare il piazzale della caserma per una breve escursione nei dintorni. Che dire poi delle migliaia di avventori (famiglie, bambini, nonni, eccetera) che solitamente affollato la Festa dei Ovi, con altrettante uova colorate vendute?

Niente di tutto questo, domani domenica delle Palme. La caserma, con il suo piazzale che per l’occasione veniva trasformato a “passerella” degli automezzi d’un rosso fiammante, per la gioia dei ragazzini, rimarrà invece desolatamente vuota a parte qualche mezzo di soccorso in transito in caso di emergenza. Che malinconia... Niente banconi di mescita, niente piatti si gustose pietanze, niente lotteria con le sue decine di prestigiosi premi. Sarà solo silenzio con gli automezzi in garage in fila l’uno accanto all’altro, quando invece erano gli avventori ad animare i garage. Se poi la Festa dei Ovi coincideva con l’anno delle elezioni (come sarebbe stato quest’anno), allora il ritrovo assumeva un’altra caratteristica: passerella per i candidati, per commenti e previsioni.

Ma non è detto che tutto vada perduto. Solo rinviato, fanno sapere in caserma. Anche perché l’organizzazione era praticamente già completata, compresa la stampa dei biglietti della lotteria e della raccolta dei premi. Un’operazione questa, partita ben in anticipo rispetto a domenica 5 aprile. Anche perché la Festa dei Ovi ha da sempre rappresentato un introito importante per l’attività dei volontari. Un contributo annuale direttamente assegnato sempre dalle migliaia di avventori e ben volentieri vista l’encomiabile opera svolta quotidianamente dai volontari.

Non tutto è perduto perché si sta studiando una nuova formula di “festa” da riproporre più avanti, d’estate o in autunno, emergenza permettendo. Per non interrompere la tradizione, ma anche per il necessario finanziamento per acquistare attrezzature, materiali, vestiario. Pompieri sempre pronti a intervenire in caso di emergenza, ma anche a fare festa, a divertirsi e a far divertire i perginesi. Per intanto, appunto una Domenica delle Palme “triste”, “vuota” di quella componente festaiola che andava a completare i riti religiosi per la Pasqua.

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