L’acqua dilaga ma lido salvo 

San Cristoforo. Danni soprattutto lungo la sponda perginese del lago di Caldonazzo, in particolare alla “rotonda” dove però con una ruspa erano state realizzate barriere di terra per evitare un nuovo allagamento del ristorante



Pergine. Acqua alta con danni soprattutto nella parte della sponda perginese del lago di Caldonazzo. Ancora ieri mattina, la “rotonda” del lido di San Cristoforo è stata invasa dall’acqua che è finita solo in parte nelle cabine un po’ più arretrate rispetto alla “rotonda”. Danni limitati, ma la società che gestisce la struttura turistica è dovuta intervenire per salvare il salvabile utilizzando una ruspa per realizzare una sorta di barriera di terra attorno alla “rotonda” per evitare che l’acqua tornasse ad allagare il tutto. Nella rotonda, sala da pranzo, e bar con il forno a legna per le pizze. Fortunatamente, l’acqua non ha raggiunto le cucine e le strutture interne. Anche il pontile è finito sott’acqua e le barche sono stati spazzate via.

Già l’anno scorso, di questi tempi, e a causa della tempesta “Vaia”, il lido di San Cristoforo aveva subito moltissimi danni: il vento aveva fatto volare via la copertura provocando danni per decine di migliaia di euro. In sostanza si era dovuto rifare completamente il tetto. Acqua alta anche lungo la sponda e precisamente con le spiagge libere parzialmente sommerse per tutto il tratto dal Lido fino al centro nautico Ekon, con panchine in mezzo all’acqua e parco giochi sommerso. Tuttavia, lo stesso pontile del centro nautico è rimasto fuori.

Lungo la sponda sud da Calceranica a Caldonazzo, l’acqua del lago è salita ma non ha danneggiato più di tanto le strutture. Qualche pontile sommerso, qualche spiaggia parzialmente sott’acqua, ma nulla più. Con la regolazione delle paratie realizzate dove si forma il Brenta, ha permesso un controllo delle acque del lago in modo che non si verificassero particolari danni soprattutto al centro abitato di Borgo e nel contempo che l’acqua del lago non crescesse troppo nella parte alta. I vigili del fuoco e i tecnici della Provincia hanno monitorato la situazione costantemente.

Con le paratie si è insomma regolato il livello del lago che il suo deflusso nel fiume Brenta, a differenza di qualche anno fa: in caso di grandi piogge, era all’ordine del giorno il lido sottacqua con il livello del lago a coprire in parte anche il parcheggio esterno compresa la strada dei Pescatori che costeggia la sponda del lago appunto fino al centro nautico provocando anche danni alle case d’abitazione. R.G.

©RIPRODUZIONE RISERVATA .













Scuola & Ricerca

In primo piano