Il caso di “quello della rotonda” 

Situazione-limite. Il soggetto, protagonista di svariati episodi che spesso hanno creato problemi al traffico cittadino, è noto anche alle forze dell’ordine ma il sindaco può fare ben poco. Oss Emer: «Stiamo tutti cercando di risolvere il problema» 


DANIELE PERETTI


Pergine. Sembra proprio che la città sarà costretta a convivere con l’eccentrico personaggio che ha stabilito la sua dimora nell'area compresa tra il bar Bazar di viale Venezia e la “rotonda della quercia” dove ogni tanto “dà di matto”, ma è anche disponibile a scambiare due chiacchiere in tranquillità. Ricordiamo quando vestito da donna fermò il traffico saltando da un tetto all’altro delle auto ferme in colonna per entrare in città; oppure quando ha steso tutti i suoi averi sull’aiuola della rotonda; senza dimenticare quando si sdraia improvvisamente in mezzo alla carreggiata e blocca a suo piacimento il traffico, ma anche gli estemporanei mercatini allestiti con i carrelli del vicino supermercato. Racconta di essere originario di Alberobello e di aver da poco superato i 40 anni. In realtà ascoltando la sua voce nei video nei quali è registrata, parrebbe più laziale che pugliese: ma fa parte del personaggio.

Sull’argomento o meglio sulle contestazioni mosse all'amministrazione comunale da parte di alcuni residenti con post pubblicati sulle pagine Facebook di Pergine, interviene il sindaco con un comunicato anch’esso affidato alla sua pagina Facebook. Cosa si può fare ? Nulla. O meglio il sindaco Oss Emer elenca gli interventi portati a termine dall'amministrazione che non hanno ottenuto nessun risultato. Furbo o matto? Questo è il dubbio. Furbo perché si ferma sempre al limite delle situazioni, matto perché di certo non c’è una spiegazione logica per i suoi comportamenti. Alla fine l’unica cosa che si può fare è aspettare che si stufi andandosene da Pergine di sua volontà. Di seguito il comunicato del sindaco: «Sono arcistufo dei commenti in relazione alla situazione creata da quel “singolare” personaggio che di fatto sta tenendo in scacco la città. Se è vero e sacrosanto che tutti i cittadini devono avere un comportamento civile e devono osservare le regole, che hanno i loro diritti ed anche i doveri, è anche vero che spesso i vari commenti sulla questione denotano solo la mancata conoscenza delle norme, delle leggi che devono giustamente osservare anche l’amministrazione, le forze dell'ordine, gli operatori sanitari, i servizi sociali. Tutti questi stanno cercando di fare la loro parte per risolvere il “problema”».

Il sindaco spiega appunto l’operato del Comune: «Al di là delle opinioni personali mie e di tutti quelli che commentano sul fatto che sia strano, che possa essere un artista, che sia malato, che sia un esibizionista, che possa avere qualche disturbo, che possa avere bisogno di soldi, di assistenza, di una casa posso assicurare che non ha mai chiesto un lavoro ma invece ne crea molto agli operatori di Amnu, al cantiere comunale, alle forze dell’ordine ed al sottoscritto. Numerosi gli interventi da parte dei servizi sociali, dei sanitari che però non hanno portato a nulla se non a qualche giro in ambulanza e a qualche visita medica; numerose sono state le denunce per danneggiamenti, ingiurie, interruzione del traffico e di pubblico servizio che hanno portato dopo un paio di settimane la questura ad emettere un foglio di via che “dovrebbe” impedirgli di soggiornare sul territorio comunale per i prossimi tre anni. Per la cronaca anche altri comuni lo hanno emesso. Dico “dovrebbe” perché di fatto viene allontanato dal territorio comunale ma poi ritorna. Cosa comporta la mancata osservanza del foglio di via? In pratica nulla se non una denuncia che dovrebbe portare ad una condanna però, con i tempi della giustizia italiana. Le varie condanne sommate potrebbero a loro volta portare ad una reclusione ma prima di vederla sicuramente arriverò a finire il mio mandato. Certo è che la solidarietà che numerose persone hanno nei suoi confronti se la meritano anche tutti gli operatori che si sentono letteralmente presi in giro e delegittimati da leggi che non aiutano. È evidente che non è nuovo a queste performance; le ha fatte in numerose città italiane; è una persona che sa fin dove può spingersi per non rischiare l'arresto o una condanna immediata. Comunque non molliamo, né io né le forze dell’ordine. Un passo falso lo farà».

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