Dalla filanda al Brasile per vivere per gli ultimi
La ricorrenza. Giovedì Vigolo Vattaro ha commemorato Amabile Visintainer partita bambina dall’altopiano della Vigolana, diventata suora e poi Santa Paolina, unica canonizzata del Trentino
Altopiano della vigolana. Sintetizzare in un articolo la vita e le opere di S. Paolina, al secolo Amabile Visintainer, non è cosa agevole, ma riteniamo che qualsiasi testimonianza perché veritiera sulla nostra Santa sia più che importante perché - pur essendo l’unica Santa trentina e la prima Santa brasiliana - nella sua terra d’origine è poco nota. Di questo hanno responsabilità in molti. Anche per questo dobbiamo essere grati all’arcivescovo Lauro Tisi, che fin dalla sua consacrazione si è impegnato a celebrare ogni anno a Vigolo Vattaro la festa della Santa che ricorre il 9 luglio, giorno della sua morte nel 1942.
Le origini
Amabile Visintainer, era nata a Vigolo Vattaro in una famiglia povera il 16 dicembre del 1865, da Antonio Napoleone Visintainer e Anna Pianezzer. Era la secondogenita di 14 figli. Già all’età di 8 anni dovette contribuire al sostentamento della numerosa famiglia. E già in quel periodo lei si distinse per la grande carità. Narrano i suoi biografi, che la mamma scoprì che il precario stato di salute nel quale era precipitata era dovuta al fatto che lei passava la propria merenda alle compagne di lavoro in filanda più povere di lei.
L’emigrazione in Brasile
Non aveva ancora compiuto i 10 anni quando la sua famiglia, come molte altre famiglie di Vigolo, decise di emigrare in Brasile. Santa Paolina, ricorda l’arcivescovo Lauro, nella prefazione dell’ultimo libro a Lei dedicato, «la grande modernità di questa ragazza, anche lei migrante, proprio come i volti che provocano il nostro oggi e i nostri confini». A soli 15 anni iniziò a spendersi per gli altri assieme all’inseparabile amica Virginia Nicolodi, nella baracca adibita a piccolo ospedaletto a Vigolo del Brasile, nome dato per ricordare il paese natio, dove i vigolani si erano sistemati nella Stato di S. Caterina prendendosi cura di una donna povera e cancerosa.
Le date più importanti
Era il 12 luglio 1890 di fatto con questa scelta avevano messo la prima pietra di quella che sarebbe diventata nei piani della Provvidenza la Congregazione delle Piccole Suore dell’Immacolata Concezione. Nel 1895, il 25 agosto arrivò dal vescovo di Curitiba l’approvazione del nascente Istituto e di conseguenza delle professione dei voti delle prime suore. Nel 1903 padre Rossi, volle che Santa Paolina si trasferisse a San Paolo e le affidò la direzione di un orfanatrofio per accogliere gli orfani degli schiavi neri e gli schiavi anziani senza tetto. Negli anni successivi si assistette ad un rapido sviluppo della Congregazione sempre tesa alla realizzazione delle opere di alto valore sociale. Nell’agosto del 1909 iniziarono per Santa Paolina i giorni del calvario. Come riporta il documento redatto per la causa di canonizzazione per l’intraprendenza di una suora e per l’ingerenza di una benefattrice, l’autorità della fondatrice venne scalzato giorno dopo giorno. In un Capitolo Generale “artificiosamente preparato”, madre Paolina non fu rieletta Superiora Generale. Per i successivi 9 anni Madre Paolina fu assegnata ad una comunità molto lontana dalla casa madre con ruoli umilianti. Nel 1918 Madre Paolina venne richiamata dalla nuova Superiora Generale alla Casa Madre di S. Paolo dove venne chiamata a collaborare in molte attività della Congregazione. Il 9 luglio 1942 dopo una ennesima crisi diabetica complicata da problemi polmonari, passò da questa vita alla Patria Celeste. La carità verso Dio fu il filo conduttore che legò tutte le tappe della santa, con la totale donazione di se ai fratelli, specialmente ai più bisognosi. «L’umiltà è il fondamento di tutto. Umiltà è semplicità; l’orgoglio viene dal demonio», soleva dire. Il 18 ottobre 1991 la cerimonia di beatificazione sulla spiaggia di Florianopolis Giovanni Paolo II davanti a 2 milioni di persone ha proclamato Madre Paolina beata. I trentini ed i vigolani in particolare erano presenti con una numerosa delegazione. Il 19 maggio di 18 anni fa, dopo aver accertato che la Beata aveva compiuto 2 miracoli, guarendo da mali incurabili una bambina e una signora, la canonizzazione in piazza S. Pietro a Roma sempre da parte di Giovanni Paolo II.
A Vigolo continua la sua opera
Dal maggio del 1978 l’opera di S. Paolina continua anche a Vigolo Vattaro con la presenza di una comunità di suore sempre ben inserita nella comunità vigolana.