il fenomeno

Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne, in Trentino assegno mensile a 50 vittime

Misura introdotta nel 2021: stanziati finora 211.600 euro. Aumentano le denunce, 119 le donne ospitate nelle strutture protette con 130 bambini



TRENTO. Dal primo aprile al 21 novembre 2022, in Trentino, sono state 50 le donne vittime di violenza che hanno percepito l'assegno di autodeterminazione previsto da un legge della Provincia autonoma di Trento approvata nel 2021. Il totale della somma ammonta a 211.600 euro.

Si tratta di un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza prese in carico dal Servizio sociale territoriale che predispone un Piano personalizzato di intervento e determina la durata dell'assegno (da un minimo di 3 a un massimo di 12 mesi). La domanda viene trasmessa all'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa, che provvede alla concessione. L'importo mensile dell'assegno è pari a 400 euro, con riduzione a 200 se la richiedente è ospite di una struttura residenziale socio-assistenziale che garantisce vitto e alloggio.

Se l'assegno è riconosciuto per una durata superiore a sei mesi, alla scadenza del sesto mese i servizi sociali territoriali effettuano un monitoraggio ai fini della conferma della prestazione o della sua decadenza. 

In media, nel 2021 si sono avuti 3,3 denunce e procedimenti di ammonimento ogni 1.000 donne tra i 16 e i 64 anni residenti in Trentino (nel 2020 erano 2,5 e nel 2019 erano 3,7). Considerandone la frequenza, sono stati 46,2 denunce e procedimenti di ammonimento al mese pari a 1,6 ogni giorno.

Analisi dei dati dei servizi antiviolenza
Nel 2021 le donne che hanno trovato protezione in un servizio residenziale antiviolenza sono state 59; altre 60 donne erano già presenti nei servizi residenziali, per un totale di 119 donne ospitate nelle strutture provinciali. Non vengono rilevate differenze marcate rispetto al trend degli anni precedenti. Nel 2021 si registrano 130 figli presenti in struttura insieme alle madri.

Sono 389 le donne che risultano in carico nel 2021 presso i servizi non residenziali; 326 di queste vi hanno fatto ingresso nel corso dell’anno. Il numero di donne che si sono rivolte ai servizi non residenziali è in aumento rispetto al
2020 (+ 14,4% di ingressi). Inoltre, il 2021 è l'anno in cui si registra il più alto numero di accessi in valore assoluto.
Nel 2021 si registra un totale di 428 accessi per violenza al Pronto Soccorso, di cui 190 (44,4%) per violenza domestica, in aumento rispetto al 2020 (+72%). Ciò sottolinea una rinnovata possibilità e volontà di accedere ai servizi di Pronto Soccorso dopo il periodo di lockdown. Tuttavia, il numero di accessi totali rimane più basso rispetto alla media degli anni precedenti prima del lockdown ( - 20,3% degli accessi). Gli accessi al Pronto Soccorso per tipo di violenza mettono in luce che il 47,2% delle violenze fisiche sono violenze domestiche, mentre la quasi totalità delle violenze sessuali e 'fisiche e sessuali' sono attribuibili ad autori non domestici - rispettivamente l'89,5% e il 92,3%.













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