Monte Rosa, l’ultimo messaggio di Martina: «Quando la natura decide di alzare il sipario solo per te, puoi solo piangere dall'emozione»
Martina Svilpo e Paola Viscardi sono morte assiderate dopo essere rimaste bloccate sulla montagna per colpa del maltempo: le due amiche alpiniste grandi frequentatrici anche delle Dolomiti. La frase di Vasco Rossi che suona quasi come un presagio: «La vita è un brivido che vola via...»
IL VIDEO: le ricerche e il recupero dei corpi
AOSTA. «Quando la natura decide di alzare il sipario solo per te, unico spettatore, puoi solo piangere dall'emozione». E' l'ultimo post su Facebook di Martina Svilpo, una delle due giovani alpiniste morte assiderate sul Monte Rosa. Nella tragedia ha perso la vita anche l’amica Paola Viscardi, mentre un terzo componente della spedizione, Valerio Zonna, è ricoverato in ospedale in Svizzera e fortunatamente non è in pericolo di vita.
Grande appassionata di montagna, Martina Svilpo ha pubblicato sul suo profilo numerose foto che la ritraggono in quota, tra le vette del suo Piemonte come sulle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo dietro il suo viso sorridente. Chi le conosceva parla di due ragazze «sempre allegre e sorridenti, bellissime ed esuberanti, ma con la testa sulle spalle». Libera Marty è il nome con cui la ragazza era registrata sul social. «La vita... questione di equilibrio! Sii gentile ma non farti mai sfruttare... Fidati ma non farti ingannare... Accontentati, ma non smettere mai di migliorarti!», scrive in un post. Diverse foto la ritraggono con Paola Viscardi, l'amica 28enne di tante escursioni morta con lei sul Monte Rosa. «Fiorellino, fiorellino color dell'oro che sei nato nel campo senza essere seminato - scrive nel commentare una loro foto insieme, lo sguardo rivolto alla bellezza delle montagne -. Ah, il mio amore , che mi disse così: Che il fior di campo è questo fiorellino!». «Attimi indescrivibili Marti...», scrive Paola Viscardi commentando una sua foto scattata in cima ad una montagna dall'amica. Poi una frase di Vasco Rossi che suona quasi come un presagio: «La vita è un brivido che vola via...».
Le ricerche e il recupero dei corpi
Si è concluso in tarda notte l'intervento del Soccorso Alpino Valdostano per la ricerca e il recupero dei tre alpinisti italiani, le due donne e l’uomo, dispersi sul Monte Rosa dalla serata di sabato 3 luglio. I tre sono stati raggiunti sotto la Pyramide Vincent, a quota 4150 mt. e portati al rifugio Mantova. Le due donne sono decedute a causa dell'ipotermia severa. L'uomo, ipotermico e con congelamenti, è stato portato in ospedale in Svizzera. Le squadre di soccorso, formate da tecnici del Soccorso Alpino Valdostano a cui si sono aggiunti i soccorritori di Alagna e del Sagf di Cervinia, hanno operato in condizioni estreme a causa della bufera e del vento forte, che ha impedito all'elicottero di Air Zermatt di avvicinarsi al luogo del recupero. Gli svizzeri sono poi riusciti, in tarda notte, a raggiungere il Mantova. Le due donne, nonostante le operazioni di rianimazione cardiopolmonare, sono decedute. Le condizioni dell'alpinista portato in ospedale non destano preoccupazione. Ad aiutare le operazioni di soccorso anche i carabinieri di Gressoney e le società di impianti a fune Monterosa Sky e Monterosa 2000 che hanno aperto per consentire l'avvicinamento dei soccorritori fino a Indren.
Le vittime: due amiche appassionati di alpinismo
Le due donne sono Martina Svilpo, di 29 anni, residente a Crevoladossola (Verbania), e Paola Viscardi, di 28 anni, residente a Trontano (Verbania). Con loro c'era anche Valerio Zonna, di 27 anni, di Pettenasco (Novara). Al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia sono affidate le indagini su quanto accaduto.
I momenti della tragedia
Erano partiti per l'ascensione della Piramide Vincent e hanno raggiunto la vetta solo nel pomeriggio, mentre stava iniziando la bufera. Non riuscendo a rientrare a valle hanno dato l'allarme: sono stati individuati da un sorvolo dell'elicottero del Soccorso alpino valdostano ma il recupero è stato impossibile. Sono così salite delle guide alpine a piedi dal rifugio Mantova. I tre sono stati raggiunti verso le 21: una scalatrice è morta pochi minuti dopo l'arrivo dei soccorritori mentre l'altra è stata trasportata al rifugio Mantova dove il medico ha tentato invano di rianimarla. Il loro compagno di cordata è invece stato trasportato in Svizzera dall'elicottero di Air Zermatt.