Lavoro, premiate a Trento due aziende "inclusive"
L’associazione Agevolando ha scelto Villa Rizzi e Phosphoro srl per aver contribuito alla formazione e all’avvio al lavoro di due ragazzi cresciuti “fuori famiglia”. Nella foto Simone Cesana (Phosphoro srl), Angelo Fiore e Clarissa d’Alberto (Agevolando)
TRENTO. Premiate a Trento dall'associazione Agevolando due aziende - Phosphoro srl e Casa Generalizia Pia Società Torinese San Giuseppe Comunità Murialdo Villa Rizzi - per aver contribuito alla formazione e all'avvio al lavoro di due ragazzi cresciuti «fuori famiglia». Per loro l'attestato di «Azienda inclusiva».
Le aziende - informa una nota - hanno partecipato al progetto «Più in L.A. Ragazzi» (Più inclusione, lavoro, autonomia per i ragazzi) che prevede azioni per la formazione e l'avviamento al lavoro, l'inclusione sociale e l'autonomia di giovani in uscita da percorsi in comunità, affido o casa-famiglia. In cinque anni sono state in Italia 75 le aziende responsabili coinvolte e 55 i ragazzi assunti. Il progetto è finanziato in Trentino da Fondazione Umana Mente e Fondazione Vismara.
“Partecipare al progetto Più In.L.A. ragazzi, facendo sperimentare dei ragazzi nel mondo del lavoro, è una buona opportunità reciproca e il valore aggiunto è l'attenzione che Agevolando mette nella selezione dei ragazzi perché è molto complesso capire le persone solo attraverso i colloqui di lavoro. Interpretare quello che potrebbe essere e offrire un ragazzo come risorsa lavorativa è l'aspetto cruciale”, è stato il commento dell’azienda Phosphoro.
Soddisfazione anche per i responsabili di Comunità Murialdo: “Si tratta di un'esperienza che potenzialmente potrebbe essere ripetuta e il desiderio è che l'amicizia con Agevolando continui. Per la prima volta con Agevolando siamo riusciti ad offrire un'opportunità lavorativa a tutto tondo a un ragazzo, allargando le sue possibilità a futuro”.