la sfida

«Per i miei 50 anni mi regalo la millesima salita al Monte di Mezzocorona»

La data è quella del 18 novembre e a Walter Cigalla mancano 10 salite e altrettante discese: una sfida con se stesso e contro la malattia sconfitta sul Monte

IL VIDEO: Ecco il podista alla 990.ma salita: la ripresa in soggettiva



TRENTO. A Walter Cigalla mancano dieci salite ed altrettante discese sul monte di Mezzocorona, per raggiungere quota mille. Un obiettivo che oltre ad una scommessa con se stesso è anche una sorta di voto ed il saldo del debito di riconoscenza che Walter ha nei confronti del Monte di Mezzocorona.

“Dieci anni fa mi avevano diagnosticato una grave infiammazione agli arti superiori ed inferiori e rischiavo di restare paralizzato. Mi hanno riempito di medicine fino a quando il compianto dottor Cappelletti mi consigliò di fare una corsa sul Monte”.

"La mia 990.ma salita del Monte di Mezzocorona ripresa in soggettiva"

Il podista Walter Cigalla vuole raggiungere quota 1000 prima del suo compleanno: il 18 novembre compirà 50 anni. LEGGI L'ARTICOLO

Detto fatto. Walter da Grumo di San Michele dove abita, ha iniziato a raggiungere la vicina Mezzocorona dando così il via alle scalate.

“Il mio obiettivo sarebbe stato quello di raggiungere quota 1000 il 25 maggio data del mio anniversario di matrimonio, ma a causa delle restrizioni Covid che impedivano di uscire dal comune di residenza ed i periodi di lavoro pieni – faccio il gommista e in primavera ed inverno ho ben poco tempo libero – ho dovuto posticipare la data, portandola al 18 novembre giorno in cui compirò i 50 anni”.

Il percorso è di 3 chilometri e mezzo per un dislivello di 650 metri considerandolo compreso tra le due stazioni della funivia.

Walter Cigalla è sempre rimasto sotto i 30 minuti, col record personale di 24 minuti e 48 secondi: ”C’è un trucco però, quel tempo l’ho stabilito con l’andata e ritorno dalla stazione di partenza della funivia alla Croce, accorciandolo di qualche centinaia di metri”.

Cosa rappresenta il Monte di Mezzocorona? “Difficile dirlo. Ci trovo sin dalla prima volta tanta serenità, un senso di libertà ed ad di la della fatica fisica, mi rilasso. Lo porterò sempre dentro di me alla pari del dottor Fabio Cappelletti: è grazie a loro che sono guarito”.

Oggi il Monte di Mezzocorona è diventato una moda: “In un certo senso purtroppo. Venerdì dopo lavoro mi sembrava di essere a Rimini, tanti in salita e poi tutti sulla funivia per scendere. Perché contrariamente a quanto si possa pensare, la discesa è ben peggiore della salita. In inverno ci sono i ciclisti perché il sentiero è esposto a sud e la neve si scioglie in fretta, ma quando si fa buio sono l'unico in mezzo al bosco”.

Come ha iniziato le sue scalate? “Le prime le ho fatte con Jimmy Pellegrini col quale facemmo anche una 24 ore, quindi con Andrea Daprai e poi ho deciso di andare da solo. Non mi piace la pressione degli sponsor ed il clima agonistico: mi blocco e non riesco nemmeno più a partire, meglio da solo”.

Così Walter Cigalla si avvicina a tagliare il traguardo delle mille salite ed altrettante discese in solitaria per una soddisfazione che prima di tutto è personale: una sfida vinta con se stesso e con la malattia.













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