L'INTERVISTA FRANCO CASTELLAN 

«L’orto a fianco della chiesa lo trasformeremo in un giardino» 

L’assessore all’ambiente. Tra gli obiettivi dell’amministrazione  c’è fare di Lavis un paese green, anche piantando mille alberi vicino alle scuole e in altre zone e mitigando l’impatto delle opere pubbliche


Rosario Fichera


Lavis. L’obiettivo è di fare diventare Lavis un paese green, all’insegna della sostenibilità, pronto ad affrontare le conseguenze del riscaldamento globale che, insieme, alla pandemia, sta cambiando le nostre vite.

Franco Castellan, riconfermato assessore comunale all’ambiente, gestione verde pubblico, rifiuti e promozione turistica, è già al lavoro per raggiungere, insieme al sindaco Andrea Brugnara e alla giunta, questo obiettivo per il quale ritiene fondamentali l’impegno dell’amministrazione comunale, ma anche il coinvolgimento dei cittadini per adottare nuovi stili di vita più sostenibili. E tutto questo considerando l’ambiente naturale di Lavis come un patrimonio da valorizzare, sia per i residenti, sia per creare occasioni di lavoro nel settore turistico.

A lui abbiamo chiesto d’illustrarci il suo programma di lavoro per i prossimi cinque anni, partendo dalle attività in corso.

«Nel campo del verde pubblico – ha spiegato Franco Castellan - stiamo completando nel giardino dei Ciucioi, in collaborazione con l’Associazione florovivaisti trentini, la messa in dimora di piante d’epoca. Stiamo inoltre programmando la piantumazione di alberi e piante davanti alla scuola e in alcune zone del paese e abbiamo aderito a un programma nazionale, coordinato da Legambiente, in virtù del quale avremo a disposizione circa mille piante da utilizzare in diversi modi, per esempio come siepi o frangivento. Un’importante novità è quella di avere ottenuto in comodato dalla parrocchia, con il benestare della curia, l’orto a fianco della chiesa che sarà trasformato in giardino. Sarà un luogo molto tranquillo che completeremo entro la prossima primavera, facilmente accessibile per i disabili, rappresentando un piccolo polmone verde del centro storico di Lavis».

Saranno presenti anche giochi?

«Qui non li abbiamo previsti, invece dei nuovi giochi saranno installati nel giardino Franco Basaglia, adiacente la stazione Trento-Malé, per renderlo così più “appetibile” per il quartiere, ma anche per alleggerire la frequentazione di altri giardini in considerazione della pandemia. Nella stessa zona sarà realizzata anche una nuova area cani, grazie alla quale potremo finalmente dismettere quella non molto funzionale di via Rosmini che sarà trasformata in parcheggio, ampliando quello esistente».

E i programmi per i prossimi cinque anni?

«Con il sindaco e la giunta si è deciso che sull’attività amministrativa dovrà incidere di più l’aspetto ambientale a cominciare da tutte le opere pubbliche in programma per le quali cercheremo d’introdurre, se non già previsti, degli accorgimenti di mitigazione dell’impatto ambientale, anche in considerazione dei cambiamenti climatici in atto per i quali una delle priorità sarà il problema della regimazione delle acque di fronte alle piogge sempre più violente. Su questa linea realizzeremo dei parcheggi alla stazione con una pavimentazione drenante, al posto del solito nastro d’asfalto. La visione che abbiamo concordato con il sindaco e la giunta è fare in modo che ci sia in un’ottica ambientale uno stimolo prima di tutto da parte dell’ente pubblico, ma poi che questo stimolo vada ad incidere sulle opere dei privati, come costruzioni, trasporti, consumi energetici. Faremo in questo senso una campagna d’informazione per sensibilizzare i cittadini sull’utilità di scegliere prodotti verdi, sulla mobilità alternativa per disincentivare l’utilizzo dell’autovettura per i piccoli spostamenti. Ma c’è anche un altro obiettivo importante in programma».

Quale?

«La promozione turistica del nostro territorio, un vero e proprio tesoro ricco di bellezze e prodotti di qualità, veicolo attrattivo per fare sorgere nuove attività economiche, soprattutto per i giovani. In questo senso l’idea è di promuoverlo insieme a Pro Loco, Ecomuseo Argentario e Consorzio turistico Rotaliana Königsberg».













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