Il cantiere è in ritardo, a Gardolo monta la rabbia 

La messa in sicurezza di via 4 Novembre. Gli abitanti della zona aspettano da tempo  la sistemazione della strada e con la riapertura delle scuole il problema si farà più grave



Gardolo. A Gardolo, in via 4 Novembre si attende con ansia l’inizio dei lavori che metterebbero in sicurezza una via molto trafficata anche da mezzi pesanti, nella quale sono presenti istituti scolastici e la piscina. Molti i pedoni che sono costretti a percorrerla a piedi in quanto l’autobus non è presente per entrambi i sensi di marcia. Comprensibile la preoccupazione per essere arrivati ad agosto, con le scuole che andranno a iniziare a metà settembre, senza che sia stato aperto nessun cantiere. Per l’assessore Gilmozzi il ritardo è parzialmente dovuto alle conseguenze della pandemia.

Ad essere messi in sicurezza saranno i passaggi pedonali agli incroci di Via 25 Aprile, incrocio Via 2 Giugno sud e nord, l’intersezione con Via 8 Marzo. Non per ultimo verrà resa più agevole e sicura anche la fermata dell'autobus in corrispondenza del centro sportivo. A completare l’intervento, dissuasori, riposizionamento di aiuole e alberature con alcune piante che saranno eliminate. Interventi non solo sollecitati dal consiglio di circoscrizione, ma anche da una raccolta firme con la quale si segnalava la pericolosità della via e quanto fosse indispensabile la sua messa in sicurezza.

Ma succederà tutto questo? I dubbi che non venga creato quel viale urbano auspicato dal Comune, sono legittimati da alcuni interventi come quello di una concessionaria presente in Via 4 Novembre che ha recuperato un piazzale ad uso parcheggio, senza tenere in minima considerazione un suo completamento con uno spazio verde. Oltre ad averlo asfaltato, gli interventi a favore del suolo permeabile e dell'importanza del verde per creare un’isola di calore, sono venuti meno. A segnalare la situazione in essere, ma anche come l’amministrazione comunale non abbia fatto nessuna verifica almeno apparente sullo stato dei lavori, sono i residenti.

Cresce il malcontento popolare specialmente dopo l’approvazione dell’area destinata al cohousing in Via 25 Aprile di recente inserita nel piano regolatore.

Ma le proteste sono rivolte anche alla questione del traffico di mezzi pesanti: una ditta di trasporti ha la propria sede e rimessa mezzi circa a metà di Via 4 Novembre, mentre le bisarche che scaricano le automobili per le concessionarie, costringono ad una modifica quasi quotidiana del traffico. D.P.

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