Nuove palafitte a Fiavé 

Alla Torbiera. Iniziati i lavori per l’allestimento di un villaggio ricreato secondo l’impianto originale e sulla base dei ritrovamenti dei passati decenni. Marzatico: «Un’occasione unica»


Graziano Riccadonna


Fiavé. Alla Torbiera di Fiavé sorgerà un nuovo villaggio palafitticolo. Sono appena iniziati nella giornata i lavori per l’allestimento del parco delle Palafitte di Fiavé, mediante la realizzazione appunto del villaggio palafitticolo, ricreato secondo l’impianto originale e sulla base dei ritrovamenti dei passati decenni. Per l’occasione ha fatto visita al nuovo villaggio palafitticolo che sta nascendo il soprintendente per i Beni culturali, Franco Marzatico, accompagnato dallo staff provinciale e dall’architetto Elena Zambotti, direttrice dei lavori alla Torbiera. «Sarà un’occasione unica per rivivere l’età della preistoria e i suoi caratteri, la vita, il lavoro, la possibilità di sopravvivenza e quant’altro attiene questi nostri progenitori di 4000 anni fa», commenta Marzatico nel presentare il nuovo villaggio che sta nascendo alla Torbiera.

L’impresa costruttrice

I lavori di allestimento del parco delle Palafitte è affidato con l’importo lavori di 318.468 euro all’impresa costruttrice, la carpenteria in legno fratelli Ferrari da Sella Giudicarie su progetto delle strutture dell’ingegner Alfonso Dalla Torre e direzione lavori del geometra Marcello Periotto. Secondo la base d’asta, i lavori strutturali dovranno terminare entro la fine dell’anno, per lasciare l’intero anno prossimo alla completa definizione dell’area. La spesa complessiva, 430 mila euro di cui 318 mila a base d’asta col massimo ribasso, serve per realizzare il complesso dei villaggi dell’età del Bronzo antico e medio. «In realtà – spiega Marzatico – si tratta di un complesso di sei villaggi in sequenza: da quella interamente sull’acqua a quello interamente sulla terraferma, in una progressione senza interruzioni che segue passo passo la civiltà dei bronzo, da quello antico a quello medio, che sono le età appunto documentate maggiormente a Fiavé». Il ricordo va naturalmente agli insegnamenti del maestro Renato Perini, che per primo istruì i binari di una corretta campagna di scavo proprio a Fiavé. Scoprendo una struttura della massima importanza, la barriera di pali a protezione dello stesso villaggio palafitticolo, poi destinato al disastroso incendio che ne sancì la fine. Ricordiamo che le Palafitte di Fiavé nel 2001 sono state inserite nella lista siti Unesco insieme a Ledro e ad altri 109 insediamenti in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Slovenia.

Impatto emozionale

Marzatico è molto soddisfatto: «Nel Parco delle Palafitte intendiamo fare dialogare archeologia e ambiente per accrescere sia conoscenza e sensibilità che attrattività del territorio per goderne il patrimonio culturale. Gli indirizzi concettuali seguiti nella progettazione del parco archeologico sono di natura educativa e formativa, ma anche ricreativa, considerato che tra i compiti dati alle istituzioni museali vi è anche quello di procurare diletto». Quindi come sarà il futuro villaggio? «Prevediamo la realizzazione di un percorso di visita accogliente e ricco di stimoli grazie a ricostruzioni scenografiche ad alto impatto esperienziale ed emozionale, che intendono coniugare la trasmissione divulgativa dei saperi con il gusto della scoperta e il coinvolgimento del pubblico, in un ambiente e in paesaggio preservato da sconvolgimenti antropici».

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