Stenico al voto 

Mattevi punta a migliorare le strutture e i vari servizi

stenico. «Vogliamo un Comune che riesca a garantire a chi ha scelto di viverci servizi e opportunità, a partire dalla tecnologia più avanzata. Vogliamo che Stenico sia un luogo di relazioni vivo, una...


Graziano Riccadonna


stenico. «Vogliamo un Comune che riesca a garantire a chi ha scelto di viverci servizi e opportunità, a partire dalla tecnologia più avanzata. Vogliamo che Stenico sia un luogo di relazioni vivo, una comunità che possa offrire a tutti occasioni di aggregazione»: la candidata sindaca di Stenico, Monica Mattevi, affronta con tranquillità il terzo mandato (sicura di riuscire, perché la lista “Stenico attiva” è l’unica), naturalmente con l’unico assillo del quorum del 50% più un elettore. È la terza volta di Monica Mattevi e la sua lista “Stenico attiva” mette in campo numerose proposte di attività. «Oltre a portare a termine le opere iniziate, a partire dalla caserma dei vigili del fuoco, sarà nostra cura valorizzare le strutture comunali di ciascuna frazione, a cominciare dalla canonica di Seo, oltre alla riqualificazione delle piazze frazionali, i capitelli, le strade e fontane». E poi c’è altro. Mattevi prosegue: «Sarà importante comprendere come agevolare la nascita di nuovi servizi e piccole infrastrutture, per dare opportunità occupazionali a chi sceglie di continuare ad abitare sul territorio e per incentivare forme di imprenditorialità nuove come continuare a sostenere le attività economiche esistenti».

Le evidenze di Stenico?

«Anzitutto noi abbiamo sul nostro territorio le Terme di Comano. È indubbio il loro ruolo centrale, oltre agli interventi strutturali siamo convinti sia necessario portare avanti quelli sul prodotto, forti delle molteplici attività di ricerca e di sviluppo che in questi anni Stenico ha supportato economicamente».

E poi «partecipazione diretta alle scelte comunali, rapporto diretto con i cittadini. Questo anche utilizzando i moderni mezzi digitali».

Un elemento di spicco nel programma? «Vogliamo una Stenico che valorizzi l’acqua, il bene sempre più prezioso che va tutelato e apprezzato. Per questo abbiamo in animo un controllo continuo delle reti di distribuzione. Prototipo dell’alleanza tra ambiente e cultura».

Per finire, il peso dell’ambito valligiano per Stenico?

«Per vari motivi è fondamentale la collaborazione con l’ambito valligiano perché le politiche da adottare per funzionare davvero dovranno essere condivise tra territori comunali confinanti».

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