L’idea: la mensa scolastica nella vecchia sede del Bim 

Borgo Chiese. La proposta del sindaco Butterini è mirata a offrire il servizio agli alunni durante gli anni dei lavori di demolizione e ricostruzione delle elementari: sì dall’assemblea dell’ente


Stefano Marini


Borgo chiese. Realizzare una mensa scolastica nella vecchia sede del Bim del Chiese, perché l’attesa per la ricostruzione delle scuole elementari del comune si preannuncia lunga. L’idea è di Giorgio Butterini, sindaco di Borgo Chiese, che l’ha lanciata nel corso della riunione del Bim, l’altra sera, trovando la disponibilità dell’ente con sede anch’esso a Borgo Chiese.

«Come si sa - ha esordito Butterini - le scuole elementari di Borgo Chiese purtroppo hanno fatto registrare un problema strutturale assai grave. Questo ci ha indotti a valutare la demoricostruzione dell’edificio, anche se va detto che con i soldi che costa si può erigere una scuola nuova... In attesa di procedere con i lavori e grazie alla disponibilità del Bim, gli studenti sono stati spostati a Palazzo Belli. Resta però un problema. La scuola di Borgo Chiese è l’unica in tutte le Giudicarie che costringe i bambini a mangiare in classe. Serve uno spazio dove realizzare una mensa scolastica provvisoria e abbiamo pensato alla vecchia sede del Bim, rimasta a lungo inutilizzata».

Secondo il sindaco di Borgo Chiese l’allestimento della mensa si rende necessario per la lunghezza delle tempistiche implicite nell’intervento di ricostruzione delle scuole: «Visti i tempi delle pubbliche amministrazioni - ha dichiarato l’attuale commissario alla Comunità di Valle delle Giudicarie - per riaprire le scuole del nostro comune ci vorranno minimo 5 anni ma probabilmente un periodo più lungo. Per questo chiediamo al Bim di poter verificare l’agibilità della sua vecchia sede, in modo da realizzarci una mensa che resterà operativa fino a quando gli studenti dovranno restare a Palazzo Belli. La nostra richiesta al Bim è di averla in comodato, compresi gli spazi esterni. Noi ci metteremo 100 mila euro per la sistemazione. In cambio chiediamo che l’assegnazione a nostro favore sia gratuita. Prima di procedere, però, è necessario fare degli approfondimenti, in modo da verificare che la struttura possa ospitare una mensa, perché abbiamo già condotto un primo sopralluogo e l’edificio risulta abbandonato a se stesso, con infiltrazioni e calcinacci che si staccano».

Una richiesta che ha trovato il consenso unanime dell’assemblea del Bim, la quale ha dato il via libera agli approfondimenti chiesti da Butterini. Dovessero andare a buon fine, la vecchia sede del Bim risorgerebbe a nuova vita, almeno per qualche anno, sotto forma di mensa.

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