L’idea: la mensa scolastica nella vecchia sede del Bim
Borgo Chiese. La proposta del sindaco Butterini è mirata a offrire il servizio agli alunni durante gli anni dei lavori di demolizione e ricostruzione delle elementari: sì dall’assemblea dell’ente
Borgo chiese. Realizzare una mensa scolastica nella vecchia sede del Bim del Chiese, perché l’attesa per la ricostruzione delle scuole elementari del comune si preannuncia lunga. L’idea è di Giorgio Butterini, sindaco di Borgo Chiese, che l’ha lanciata nel corso della riunione del Bim, l’altra sera, trovando la disponibilità dell’ente con sede anch’esso a Borgo Chiese.
«Come si sa - ha esordito Butterini - le scuole elementari di Borgo Chiese purtroppo hanno fatto registrare un problema strutturale assai grave. Questo ci ha indotti a valutare la demoricostruzione dell’edificio, anche se va detto che con i soldi che costa si può erigere una scuola nuova... In attesa di procedere con i lavori e grazie alla disponibilità del Bim, gli studenti sono stati spostati a Palazzo Belli. Resta però un problema. La scuola di Borgo Chiese è l’unica in tutte le Giudicarie che costringe i bambini a mangiare in classe. Serve uno spazio dove realizzare una mensa scolastica provvisoria e abbiamo pensato alla vecchia sede del Bim, rimasta a lungo inutilizzata».
Secondo il sindaco di Borgo Chiese l’allestimento della mensa si rende necessario per la lunghezza delle tempistiche implicite nell’intervento di ricostruzione delle scuole: «Visti i tempi delle pubbliche amministrazioni - ha dichiarato l’attuale commissario alla Comunità di Valle delle Giudicarie - per riaprire le scuole del nostro comune ci vorranno minimo 5 anni ma probabilmente un periodo più lungo. Per questo chiediamo al Bim di poter verificare l’agibilità della sua vecchia sede, in modo da realizzarci una mensa che resterà operativa fino a quando gli studenti dovranno restare a Palazzo Belli. La nostra richiesta al Bim è di averla in comodato, compresi gli spazi esterni. Noi ci metteremo 100 mila euro per la sistemazione. In cambio chiediamo che l’assegnazione a nostro favore sia gratuita. Prima di procedere, però, è necessario fare degli approfondimenti, in modo da verificare che la struttura possa ospitare una mensa, perché abbiamo già condotto un primo sopralluogo e l’edificio risulta abbandonato a se stesso, con infiltrazioni e calcinacci che si staccano».
Una richiesta che ha trovato il consenso unanime dell’assemblea del Bim, la quale ha dato il via libera agli approfondimenti chiesti da Butterini. Dovessero andare a buon fine, la vecchia sede del Bim risorgerebbe a nuova vita, almeno per qualche anno, sotto forma di mensa.
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