L’associazionismo piange Zanini, il maestro-sindaco 

Fiavè. Scompare, con il maestro Geremia Zanini, classe 1934, una pagina di storia fiavetana. Una storia legata al nuovo Comune nato dalla scissione con Lomaso, ma soprattutto grande costruttore di...


Graziano Riccadonna


Fiavè. Scompare, con il maestro Geremia Zanini, classe 1934, una pagina di storia fiavetana. Una storia legata al nuovo Comune nato dalla scissione con Lomaso, ma soprattutto grande costruttore di rapporti associativi nella sua comunità. Geremia Zanini, scomparso l’altro giorno, era stato nel consiglio comunale di Fiavé per 15 anni, dal 1969 al 1984. Sindaco di Fiavé dal 1969 al 1974, era stato anche vicesindaco dal 1974 al 1979 e consigliere fino al 1984. Come membro dell’Associazione Sindaci emeriti aveva sempre partecipato alle iniziative con entusiasmo.

Insegnante elementare per 32 anni, di cui 25 al Centro scolastico di Rango, la professione magistrale era per lui un secondo vestito tanta era la passione per l’insegnamento e la pazienza con cui seguiva i piccoli alunni.

Ma la sua vita è caratterizzata soprattutto dall’associazionismo: presidente della Pro Loco di Fiavé negli anni Ottanta, presidente provinciale Fipt (Federazione italiana palla tamburello) dal 1980 al 1992, membro della Commissione sentieri Sat Trento dal 1995 al 2004, la sua azione si caratterizza nel volontariato, nel ruolo di presidente e segretario di numerose associazioni: Gruppo sportivo Tamburello Fiavé, Unione Sportiva Calcio Fiavé, Sci Club Fiavé, Sezione Sat Fiavé, Associazione cacciatori Fiavé. Era orgoglioso di aver partecipato alla fondazione di due associazioni giudicariesi: il Gruppo ricerca e studi giudicaresi di Campo Lomaso e il Centro studi Judicaria di Tione di Trento.

Numerosi gli hobby in cui eccelleva, dalla fotografia di flora, fauna e panoramiche delle Giudicarie Esteriori ai lavori in sughero, di cui andava giustamente fiero.

Geremia Zanini aveva anche scritto alcune importanti pubblicazioni a carattere locale. Tre soprattutto, “Sui monti delle Giudicarie Esteriori”, “Vie di comunicazione”, “50 anni di attività venatoria”, sintesi di una vita dedicata alla valle, ai suoi abitanti e alle diverse attività a cominciare dalla caccia.

Ultimamente stava scrivendo uno studio sugli scotùm di Fiavé e Ballino e un altro sui toponimi di Fiavé, le associazioni sportive, i giochi di una volta, nonché le croci di confine tra Asuc di Ballino, Favrio, Fiavé, Stumiaga, Lomaso e Bleggio, sempre senza avere alcun riconoscimento ufficiale: «mi piace il mio lavoro di ricerca, che è sotterraneo e non vuole lodi da nessuno», soleva ripetere a chi gli chiedeva notizie sugli studi. Ora tutto è rimasto sospeso.

Nel 1982 aveva fondato con un gruppo di personalità della cultura judicariense il Centro studi Judicaria, avente sede in Tione ma raggio d’azione in tutta la antica Judicaria Summa Laganensis.

Geremia era fiero delle sue origini, tra il resto un suo avo era quel Marco Zanini letterato e poeta, imputato nel 1809 di essere amico e maestro di Andreas Hofer: «essendo oste in Balino molti anni sono, ebbe per stalliere l’Andrea Hofer...».

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