Film Festival: Sergio Fant non più responsabile della programmazione, un addio che sembra nascondere amarezza
Il saluto del presidente Mauro Leveghi è affidato ad un comunicato. L’ormai ex responsabile Fant sui social: «Mi limito alla dichiarazione ufficiale. Abbiamo fatto un grande festival. Almeno una volta, a questo punto, lo dico anch'io»
TRENTO. Dopo quasi vent’anni, si conclude la collaborazione con lo storico responsabile della programmazione cinematografica del Trento Film Festival.
Un cambio significativo nello staff della storica rassegna internazionale di cinema e culture di montagna: dopo quasi vent’anni di collaborazione, il responsabile della programmazione cinematografica, Sergio Fant, saluta il Trento Film Festival.
A Fant vanno i ringraziamenti del presidente Mauro Leveghi e di tutto lo staff del Festival. «Sergio Fant è stato uno dei protagonisti di una fase importante del Trento Film Festival, che negli anni si è aperto sempre di più a nuove tematiche e nuovi linguaggi, confermandosi nei fatti un indispensabile laboratorio di analisi e riflessione sulla storia, l’attualità e il futuro delle montagne del Pianeta», spiega Mauro Leveghi. «Anche grazie al suo sguardo aperto sul mondo, il Festival è cresciuto e si è rafforzato come vetrina internazionale per le migliori produzioni che mettono al centro la montagna, l’avventura, l’esplorazione e il complesso rapporto tra uomo e ambiente».
Ma l’ormai ex responsabile della programmazione del Film Festival, Sergio Fant, non pare averla presa bene.
«Mi dispiace annunciare che si conclude la mia collaborazione di quasi vent'anni, 14 da responsabile del programma, con il Trento Film Festival. – ha scritto sui social - Per ora mi limito alla dichiarazione di seguito, versione integrale di quella inserita nel comunicato ufficiale. Abbiamo fatto un grande festival. Almeno una volta, a questo punto, lo dico anch'io».
«Si interrompe purtroppo un percorso professionale per me ricco di soddisfazioni - commenta nel comunicato ufficiale Fant - «Ringrazio l'istituzione per la libertà creativa goduta in 14 anni da responsabile del programma, le commissioni di selezione che si sono avvicendate, le registe e i registi che ci hanno affidato le loro opere. L'ultimo più importante grazie alla città di Trento, e al pubblico che mi ha accompagnato in questi anni, che mi auguro di aver ripagato con qualche, fosse anche solo una, visione indimenticabile».