Sul percorso della pedociclabile richieste unitarie alla Provincia
Predazzo. Maggioranza e opposizione hanno idee diverse sui punti d’attraversamento del paese ma hanno firmato compatte la mozione per sostenere la realizzazione del nuovo ingresso a nord
Predazzo. I punti di vista su dove è opportuno che la pista ciclopedonale attraversi Predazzo sono diversi, ma tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, hanno comunque approvato, nella recente seduta di consiglio, com’era stato anticipato la scorsa seduta, una mozione concordata da presentare alla Provincia. La minoranza tutta, in particolare, è convinta che la ciclabile di Fiemme e Fassa sia preferibile corra attraverso la natura, con la possibilità, per chi e solo per chi lo desidera, di entrare comodamente in paese, «senza portare tutti dentro - come ha detto Dino Degaudenz – tanto non si fermano comunque, se non lo scelgono loro».
Di diverso parere la maggioranza, che per bocca della sindaca Maria Bosin, del vice Giovanni Aderenti e dell’assessore Giuseppe Facchini, ha appoggiato la mozione che suggerisce alla Pat (la Provincia) di valutare la possibilità di una variante che attraversi con un sottopasso la Statale e corra lungo l’Avisio, ma non in quanto alternativa al progetto esistente in fase di completamento, bensì come ulteriore possibilità, sostenendo, come molti operatori economici, l’utilità di portare i ciclisti in paese. Insomma, di ciclabili non ce ne sono mai abbastanza.
«L’ipotesi del sottopasso è solo un suggerimento – ha precisato la sindaca Maria Bosin – non svalutiamo il progetto attuale».
La mozione approvata all’unanimità, impegna sindaca e giunta ad attivarsi per chiedere alla Provincia autonoma di Trento di realizzare un nuovo ingresso ciclopedonale al ponte posto a nord dell’abitato (“pont de la bira”), in modo da rendere più fluido e “comprensibile” l’accesso al paese da nord; di valutare la possibilità di estendere per ulteriori 50 metri circa la pedonalizzazione del tratto in parte già pedonalizzato in corrispondenza dell’attraversamento di via Fiamme Gialle, in modo da evitare gli espropri e gli oneri di ripristino, altrimenti a carico dell’ente pubblico, mantenendo contestualmente invariata la larghezza della strada esistente in via Morandini, e, ancora, di suggerire alla Provincia di realizzare il tratto di ciclabile lungo l’arginale del fiume Avisio con sottopasso del ponte a sud dell’abitato (ponte del Gazo), che permetterebbe di garantire alla ciclopedonale delle valli di Fiemme e Fassa la continuità e sicurezza necessarie ad accogliere adeguatamente la crescita esponenziale dei flussi cicloturistici.
«Abbiamo due visioni diverse, ma questa mozione è un segno di maturità del consiglio comunale», ha commentato il consigliere Leandro Morandini mentre Massimiliano Sorci ha ribadito la pericolosità dell’attraversamento della Statale soprattutto per i bambini.
Di diverso avviso la sindaca: «faremo di tutto per garantire la sicurezza», ha commentato, ricordando anche il rialzo della strada e altre idee, al momento non meglio specificate, che l’amministrazione sta valutando per aumentare la sicurezza.
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