Le penne nere locali piangono Luciano, che è “andato avanti”

Predazzo. La foto ha una caratteristica legata a doppio filo al Dna alpino, anche se in quello scatto lui, Luciano Piccolin, non indossa il cappello con la penna nera. Ma è lì, al paiolo, che gira la...



Predazzo. La foto ha una caratteristica legata a doppio filo al Dna alpino, anche se in quello scatto lui, Luciano Piccolin, non indossa il cappello con la penna nera. Ma è lì, al paiolo, che gira la polenta, autentico simbolo alpino, l’immancabile sorriso in volto, durante una delle tante sagre e feste locali nelle quali è stato un vero e proprio motore. Con questa foto, che riportiamo qui a destra, e con un bellissimo messaggio, la sezione di Predazzo dell’Associazione Nazionale Alpini ha voluto salutare, attraverso il web di Predazzoblog, Luciano Piccolin, che solo pochi giorni fa è “andato avanti”, lasciando un grande vuoto oltre che in famiglia (lo piangono la moglie Graziella e i figli Tatjana e Andreas) anche nel mondo delle penne nere locali. Proprio i suoi amati commilitoni alpini, come detto, lo hanno salutato con un commovente messaggio, nel quale, fra l’altro, sottolineano il dolore per non aver potuto, a causa delle limitazioni alla circolazione imposte dal periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, salutarlo in massa, come avrebbe meritato e come avrebbero voluto. «Sei sempre stato in prima linea fino all’ultimo - è la premessa al messaggio di saluto -, con le lacrime agli occhi non possiamo che ringraziarti per tutto quello che hai fatto».

«Non potevi - si legge nel testo scritto ieri, subito dopo le esequie - scegliere momento peggiore per salutarci, lo hai fatto in questo periodo di quarentena, dove non abbiamo potuto partecipare in massa, accompagnarti per l’ultimo viaggio e sostenere il dolore dei tuoi familiari. Oggi (ieri per chi legge, ndr), nel rispetto delle normative, eravamo solo 4 alpini a salutarti, ma è come se fossimo stati in 400. Luciano, purtroppo sei andato avanti nel periodo più buio di questi ultimi decenni. Avevamo una montagna di progetti quest’anno, proprio da te iniziati: il libro, la festa per il 90° anniversario del nostro gruppo, la ricostruzione della chiesetta di Valmaggiore e tutti gli altri appuntamenti.

Caro Luciano tu conoscevi la storia degli alpini meglio di tutti… Non ti meritavi una cerimonia così vuota, senza poter ricevere un saluto dai tuoi amici alpini e soprattutto dai tuoi amati familiari, te che da anni eri sempre in prima linea a salutare gli alpini ai funerali nelle nostre valli ed eri sempre presente alle varie cerimonie e manifestazioni. Una vera tristezza non poterlo fare noi con te!

Una cosa è certa, noi non ti dimenticheremo mai, sei stato un grandissimo collaboratore, amico, alpino, grazie infinite per tutto quello che hai fatto per il

Gruppo alpini di Predazzo e per l’Associazione alpini in generale, siamo tutti orgogliosi e grati di tutto questo. Noi vogliamo ricordarti con il sorriso sulla bocca e con la battuta sempre pronta. Ciao Luciano».

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