In attesa della nuova giunta il Comun General fa da collante 

Moena. Il neo sindaco Kostner ribadisce i suoi obiettivi però l’esecutivo lo svelerà a inizio ottobre L’“avversario” Franceschetti sta alla finestra ma i due sono uniti dalla visione sull’ente valligiano


Gilberto Bonani


Moena. Seggi chiusi, urne in soffitta e opuscoli ridotti a carta da macero. È tempo di tener fede alle promesse fatte in campagna elettorale in quel di Moena, secondo comune della Val di Fassa, quanto a popolazione. Neanche la minoranza può temporeggiare, deve assumere un ruolo credibile di sorveglianza e stimolo. Il neoeletto sindaco Alberto Kostner è già entrato nel ruolo di primo cittadino, celebrando un matrimonio civile. Deve attendere però la verifica delle eventuali incompatibilità, per nominare i sui assessori, che promette saranno operativi nei primi giorni di ottobre.

«Ci sono molte cose da fare. Cominceremo - spiega Alberto Kostner - dalle opere che la giunta Felicetti ci ha lasciato in eredità. Quindi daremo “l’ultima spinta” al cantiere per il marciapiede di Cernadoi, seguiremo con attenzione la messa in sicurezza del rio Costalunga, San Pellegrino e Valsorda. Poi c’è il progetto del nuovo impianto funiviario con partenza da Navalge. Intanto faremo una scaletta di priorità per tutto quello che segue».

La minoranza sta alla finestra

Intanto la minoranza osserva e attende di conoscere tutti gli uomini e le donne che il sindaco schiererà nel suo esecutivo.

«Ci uniformiamo al volere della cittadinanza che nelle urne ci ha assegnato il compito di fare minoranza - afferma sereno Riccardo Franceschetti, che ha già la sua giunta “ombra” -. Manuela De Pellegrini (Becalegn),Gianluigi De Sirena, Andrea Donei (Coronzin) e Gilberto Volcan (Del Techel) sono le persone a cui avevo pensato di assegnare un assessorato. Noi siamo pronti, attendo che anche il nuovo sindaco nomini velocemente la sua squadra per iniziare a lavorare».

Comun General: i pareri

Sul ribaltone avvenuto in Valle di Fassa a livello di Comun General, Franceschetti, non vede nulla di terribile. «Cinque anni fa c’era stato un appassionante testa a testa e lo stesso copione si è riproposto quest’anno. L’alternanza non è poi un male. Certo, se non avessimo vissuto mesi difficili per la pandemia, avremmo potuto trovare un maggior numero di candidati. Sicuramente il risultato sarebbe stato diverso».

Per Alberto Kostner, con Beppe Detomas si apre una nuova stagione nella quale spera ci sia in valle un clima di unità, senza campanilismo o divisioni ideologiche. «Il Comun General per Fassa è una opportunità - afferma Kostner - che non dobbiamo sprecare. I sindaci hanno una grande responsabilità nel rivitalizzarlo altrimenti questo organismo sovracomunale non ha senso di esistere».

La visione comune

E qui le proposte tra Kostner e Franceschetti se proprio non collimano, sicuramente comunque si avvicinano davvero di molto. Per i due esponenti del Comune di Moena, infatti, il Comun General non può limitarsi ad alcune gestioni associate, come la raccolta dei rifiuti, la gestione della polizia urbana o i servizi sociali e assistenziali, ma deve fare un salto di qualità. L’attenzione va in particolare all’urbanistica, almeno a un regolamento edilizio condiviso, con un ufficio per l’edilizia privata di valle. Poi ci sono i grandi temi come la viabilità e mobilità, che certo non si risolvono all’ombra del proprio campanile. E il pensiero va a una ciclabile mai conclusa, mentre la vicina Fiemme sta costruendo il suo secondo tracciato...

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