FUNIVIE

Bilanci Sitc: inverno da copertina, estate con aumento di ricavi

L’inverno 2017/2018 è stato il migliore degli ultimi dieci anni. L’ultima stagione, invece, non può essere considerata così brillante: poca neve, molto vento e forti precipitazioni


Gilberto Bonani


VALLE DI FASSA. L’inverno 2017/2018 è stato il migliore degli ultimi dieci anni. L’ultima stagione, invece, non può essere considerata così brillante: poca neve, molto vento e forti precipitazioni a impianti chiusi. Daniele Dezulian, vicepresidente della Sitc ( Società incremento turistico Canazei) sintetizza in poche e precise parole l’andamento stagionale del pianeta sci in Valle di Fassa. «Continueremo a investire in servizi e qualità – ha detto Dezulian – fermarsi ora sugli obiettivi raggiunti sarebbe un errore. La concorrenza è ampia e agguerrita ma la Valle di Fassa non teme il confronto».

Tante note positive

Iniziamo dalle note positive del bilancio 2018 che assegna alla Sitc e società controllate (Doleda impianti, funivie Ciampac e Contrin, funivie Buffaure e Catinaccio impianti) ancora una crescita. I passaggi sono stati 14 milioni 835 mila con un incremento del 10,3% rispetto al 2017. L’estate del 2018 è stata favorevole dal punto di vista meteo e questo ha permesso un aumento dei passaggi (+0,2%) e dei ricavi (+5,7%). Buoni i risultati ottenuti in estate dalla Catinaccio impianti con l’entrata in funzione delle rinnovate seggiovie che collegano Pera di Fassa alla montagna. Anche l’apertura della Funifor di Doleda e della cabinovia del Ciampac (entrambe sul territorio di Alba di Canazei) hanno favorito l’aumento dei passaggi. Gli impiantisti fassani scommettono sull’estate con un occhio attento alla clientela che usa la bicicletta per muoversi in montagna. I cicloturisti in Italia sono aumentati del 41% e attualmente generano un valore economico pari a 7,6 miliardi di euro.

La promozione

«Per questo – ha detto Dezulian – è necessario promuovere ulteriormente sul territorio la realizzazione di percorsi dedicati alle bike in modo da governare la crescita e permettere la coabitazione sulla montagna con il turista che va a piedi». L’ultimo inverno invece ha fatto segnare una partenza difficile. Prima la tempesta Vaia ha creato una serie di danni non particolarmente gravi ma hanno richiesto l’utilizzo delle maestranze per molti giorni. Grazie all’innevamento programmato l’anello del Sella Ronda è stato aperto a inizio stagione ma il ponte inesistente di San Ambrogio, il forte vento durante le vacanze natalizie e la Pasqua troppo lontana hanno ridotto il numero di passaggi (flessione dell’1,6%). Ora si punta sull’estate con l’apertura di 28 impianti per portare in quota gli escursionisti offrendo in maniera intelligente percorsi brevi e panoramici. Il personale darà un forte contributo per la riapertura, mantenimento e creazione di percorsi, mentre molta attenzione sarà data alla comunicazione per accompagnare il turista a scegliere la destinazione giornaliera. Molti i progetti futuri in cantiere. Tra questi il più importante è la sostituzione della funivia del Col Rodella con una avveniristica navicella che viaggia su tre cavi (due portanti e una traente). Così l’attuale portata di mille persone potrebbe crescere fino a 2400 passeggeri / ora.













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