l’evento

A Predazzo il ritrovo con 200 bovari del Bernese. E con il “cuore peloso più grande del mondo”

Interventi del veterinario Roberto Guadagnini e dell'educatrice cinofila Veronika Nicolussi Castellan. Dimostrazione dell'unità cinofila della Croce Rossa


di Daniele Peretti


PREDAZZO. Si è svolta a Predazzo giovedì 2 giugno, la settima edizione del "Bovaro day". Dopo due anni di stop causato dalla pandemia, l'associazione Bovari del Bernese del Trentino è riuscita ad organizzare una manifestazione superlativa, contrassegnata dalla presenza di oltre 200 bovari accompagnati da cani di altre razze, con i relativi amici umani.

Il raduno ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti da diverse località sia italiane che estere: il gruppo più lontano è arrivato dal Portogallo. Molte le iniziative messe in campo, ma quella centrale è stata la sfilata per le vie di Predazzo da parte di tutti i partecipanti, a quattro zampe, con i loro accompagnatori.

Nel pomeriggio la premiazione dei bovari più "belli", presentata da Valerio Merola, a Predazzo sia come special guest, che come accompagnatore di un bovaro. Presenti anche alcuni stand di associazioni amiche degli animali, che hanno potuto ascoltare l'intervento del dottor Roberto Guadagnini, veterinario, che ha parlato di come tutelare la salute dei bovari; da rilevare anche l'interessante intervento dell'educatrice cinofila Veronika Nicolussi Castellan, che ha elargito pratici consigli per la gestione degli amici a quattro zampe. La giornata si è conclusa con la dimostrazione dell'unità cinofila della Croce Rossa, che ha portato la dimostrazione di come gli amici a quattro zampe possano essere di grande aiuto nel salvataggio in montagna.

Riuscita con molta soddisfazione da parte degli organizzatori anche la realizzazione del “cuore peloso più grande del mondo” (100 metri di lunghezza e 50 di larghezza) composto dai bovari e dai loro proprietari.

 













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