Droga, rapine, criminalità organizzata: in un anno perseguito dai carabinieri l’83% dei reati
Celebrato alla caserma di via Barbacovi il 207° anniversario di fondazione dell'Arma
TRENTO. Oggi, in occasione del 207/o anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, è stata celebrata la ricorrenza anche a Trento alla Caserma di via Barbacovi. Una corona d'alloro in onore ai caduti è stata deposta alla presenza del commissario del governo Sandro Lombardi.
Per il secondo anno, a causa della pandemia, la cerimonia si è svolta in forma assolutamente ristretta, senza autorità né reparti schierati, "pur mantenendo integre le valenze morali e lo spirito di una tradizione ultra centenaria, proiettata verso la più aderente attualità", sottolinea una nota.
Negli ultimi 12 mesi i reparti dell'Arma in Trentino hanno perseguito circa l'83% dei reati commessi sul territorio, "con un apprezzabile risultato sul piano repressivo, in linea o superiore all'andamento medio nazionale". L'attività di contrasto è stata diretta su più fronti, dalla lotta alla criminalità organizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla turbativa negli approvvigionamenti per il materiale sanitario durante la pandemia e i reati contro il patrimonio.
Nella lotta al traffico di droga spicca l’operazione del Nucleo Investigativo, culminata a dicembre con l’arresto di 23 persone, per una ordinanza del GIP, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento a carico di alcuni grossisti dello spaccio su Trento, Rovereto e territori dell’Alto Adige, Garda e Valsugana.
Per la repressione e prevenzione dei reati contro il patrimonio, con le diverse attività tra quella delle Compagnie di Cles e Trento, che in collaborazione hanno individuato i responsabili di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati predatori (27 tra rapine e furti in abitazione) con 5 misure cautelari in carcere, per reati soprattutto a danno di anziani, tra Trento e Brescia. I responsabili, dalle zone di Alba e Asti, facevano vere trasferte criminali, per colpire ville isolate nelle nostre valli.
Considerevole anche il contributo dei reparti speciali dell’Arma, il R.O.S. con l’operazione “Perfido” ha individuato la prima locale di ‘ndrangheta in Trentino e condotto all’arresto di 18 persone, destinatarie di ordinanze di custodia cautelare, mentre il N.O.E. ha rilevato evidenti anomalie riconducibili a importanti impianti industriali nella valle dell’Adige, denunciando i responsabili per inquinamento ambientale e impedimento al controllo.
Infine il N.A.S. è stato costantemente impegnato nel controllo e verifica delle attività derivanti e correlate alla grave pandemia da SARSCoV-2.