NATALE

Delegazione trentina a Roma per l'inaugurazione del presepe

Messa celebrata dal vescovo Tisi, poi udienza privata con il Papa



TRENTO. La giornata a Roma della delegazione di circa 700 trentini, che culminerà con l'udienza privata con papa Francesco e poi con l'inaugurazione del presepe di Scurelle, è iniziata con la messa in San Pietro officiata dall'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi. Il presepe è allestito dal comitato Amici del Presepio assieme al mondo del volontariato - fra cui gli alpini, i vigili del fuoco, la parrocchia e il gruppo missionario, scuola e formazione professionale e alcune ditte locali - con la collaborazione della Protezione civile del Trentino. Alcune delle 23 statue del presepe di Scurelle sono state realizzate con il legno recuperato dopo la tempesta Vaia, mentre l'abete che domina la piazza quest'anno è arrivato da un'altra zona colpita dalla tempesta dello scorso anno, l'altopiano di Asiago.

A Roma stamani anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, il presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, l'assessore provinciale alle politiche sociali, Stefania Segnana, e numerose autorità, fra cui il sindaco di Scurelle, Fulvio Ropelato. Sotto la cupola di San Pietro anche le note del coro Lagorai di Torcegno. Nella predica, l'arcivescovo di Trento ha posto una speciale fasi sulla forza della Parola, «quella di Cristo, che da una stalla si è diffusa in tutto il mondo, portando speranza, vita e futuro, in un'epoca in cui non vi erano media sofisticati».

«Anche dietro al presepio di Scurelle che ci ha portato qui oggi - ha aggiunto Tisi - vediamo vita e speranza, e accogliamo in noi la certezza che non sarà la morte ad avere l'ultima parola sulla vita, che la Parola di Gesù di Nazareth continuerà a portare vita e speranza». 













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