Da un team di giovanissimi la barca che rispetta l’ambiente
Ideato per la pesca su laghi e fiumi, il natante di Theuth Italia guarda al futuro: un prodotto innovativo e sostenibile
TRENTO. Yuri, Sally e Emily. Tre ragazzi, in tre non hanno nemmeno 75 anni ma hanno un obiettivo preciso: far diventare la “loro” Theuth Italia una boutique della lavorazione della plastica, dove si possano trovare prodotti che la concorrenza non propone anche perché alcuni sono dei loro brevetti. Un futuro che non può prescindere dall’esperienza e dall’inventiva di papà Renzo Ciurletti che ha una certezza: «Viviamo in una società che non è in grado di garantire un futuro alla maggior parte dei giovani ed allora devono essere i genitori a rimboccarsi le maniche impegnandosi a realizzarlo».
Così Theuth Italia è diventata il futuro della famiglia Ciurletti con papà Renzo che mette a supporto dell’inventiva e dell’entusiasmo dei giovani figli la sua esperienza maturata in anni di lavorazione delle materie plastiche a livello industriale.
Yuri, Sally e Emily. Tre ragazzi, in tre non hanno nemmeno 75 anni ma hanno un obiettivo preciso: far diventare la “loro” Theuth Italia una boutique della lavorazione della plastica, dove si possano trovare prodotti che la concorrenza non propone anche perché alcuni sono dei loro brevetti.
Una barca rivoluzionaria creata da un team di giovanissimi
Sabato e domenica, in occasione del Coregone Trophy - appuntamento di grande richiamo per i pescatori provenienti da tutt’Italia (finora 85 barche iscritte con equipaggio minimo di 2 persone)- verrà presentato un inedito natante costruito in polietilene che dopo il debutto di Caldonazzo sarà alla Fiera del Tempo Libero di Longarone. Si tratta di un’imbarcazione finora prodotta solo nei paesi del Nord Europa e che in Italia produce solo la THeuth.
L’idea è di papà Renzo, la progettazione di Yuri e la gestione di Sally e Emily. Nato come progetto sperimentale, Yuri ha disegnato il natante nei tempi morti tra un cantiere e l’altro; una volta diventato definitivo, ha trovato una spazio ben delineato nell’ambito della programmazione produttiva. «Due imbarcazioni simili sono in dotazione ai Vigili del Fuoco permanenti di Trento e negli anni ho avuto occasione – spiega Renzo Ciurletti- di ripararle e di fare qualche modifica. Sono state acquistate in Norvegia e da allora mi è sempre rimasta in testa l’idea di produrle».
L’imbarcazione ha molte particolarità, a partire dal peso specifico inferiore a quello dell’acqua, rendendo l’imbarcazione sostanzialmente inaffondabile. Lo scafo è rafforzato da del polietilene infrangibile, e quindi anche in caso di collisione con gli scogli non si rompe. Ma non solo: «È ecosostenibile – spiega Yuri – perché al contrario delle altre barche prodotte in vetro resina o alluminio non necessita di manutenzione. Sul polietilene molluschi, alghe ed altri microorganismi non attaccano, quindi non serve nemmeno la periodica verniciatura antivegetativa che alla lunga si scioglie nell’acqua. Si tratta di un materiale riciclabile, mentre alluminio e vetro resina sono considerati rifiuti speciali e hanno uno smaltimento complicato e molto costoso, fattore che porta a molti abbandoni o addirittura ad affondare le barche nei laghi».
Ma può questa barca navigare nei laghi trentini? «È adatta per tutte le realtà con ecosistemi come i laghi alpini in quanto l’impatto ambientale è minimo». Il natante è identificato con la sigla PSC350P.4: PSC sta per pesca, 350 è la lunghezza, P indica il fondo piatto e 4 sono i posti a bordo; il peso totale è di 125 chilogrammi e per guidarla non serve la patente nautica. «È un natante adatto alla pesca in fiume o lago che può essere dotato con un motore a scoppio o elettrico. C’è anche un’ancora elettrica e con la funzione GPS è possibile sia mantenere la barca nello stesso punto o memorizzare l’area di pesca per tornarci nei giorni successivi. Ha due gavoni, uno per il mantenimento del pesce vivo e l’altro stagno». Ma quali sono le prospettive di mercato? «Non vorremmo fermarci solo al modello da pesca, ma arrivare a un catalogo con un’offerta più ampia».
Il natante PSC350P.4 si presenta con un colore naturale nero, risultato della lavorazione del polietilene col carbon black per renderlo resistente ai raggi Uva, mentre le sedute ed il tendalino sono mimetiche.