Coronavirus, in Trentino ancora 13 morti. Calano i ricoveri in terapia intensiva
La situazione "fotografata" oggi dalla task force provinciale. Rsa: le persone positive saranno ospitate in due strutture, Pergine e Nomi
TRENTO. Ancora 13 decessi per Coronavirus in Trentino che portano le vittime a 268. I nuovi contagi sono 89. I dati sono stati diffusi nella conferenza stampa di oggi, 9 aprile, della task force provinciale.
Sono stati 881 i tamponi effettuati, più del doppio rispetto a una settimana fa. Le persone in terapia intensiva sono 69. "Una buona notizia perché significa che la disponibilità di posti letto è più ampia", ha detto il governatore Maurizio Fugatti.
"Sulle Rsa è stato deciso un percorso per prevenire il contagio: in due strutture, Pergine e Nomi, saranno ospitati gli anziani considerati positivi".
Le vittime sono di Arco 3, Brentonico, Canazei, Cavedine, Lavis, Nomi, Rovereto 2, San Giovanni di Fassa 2, Trento.
I nuovi casi nei comuni: Arco 275 (+2), Ledro 138 (+1), Pergine 211 (+7), Trento 427 (+8).
L'economia. "Il percorso della ripresa passa attraverso due tavoli di lavoro ed è in corso un confronto con gli imprenditori. Il nostro motto è prepararsi alla ripartenza. Di fase 2 si parla anche a livello nazionale. Non possiamo negare che i numeri del contagio in Trentino sono importanti, ma abbiamo avanzato anche nostre proposte. Per garantire da una parte la salute dei lavoratori e ragionare sugli ipotetici settori dai quali partire. Valutare le attività all'aperto come cantieri boschivi, sistemazioni fluviali, cantieri stradali e tutte quelle attività dove l'imprenditore lavora da solo o con gli stretti familiari. Inoltre interventi per la messa in sicurezza".
Non vogliamo che la curva, che si è appiattita, torni a rialzarsi. Dobbiamo mettere al centro la salute, ma cercare di ripartire aiutando anche la nostra economia, acquistando i prodotti locali.
Sapendo che non possiamo rischiare: dobbiamo essere prudenti perché quelle 69 persone in terapia intensiva aumentino".
Il comandante Lino Giacomoni ha parlato del concetto di prossimità: "Un concetto che va declinato nel tempo e nella distanza. In pochi minuti si deve essere in grado di tornare alla propria abitazione".
"Coltivare l'orto non è una scusante accettata. Diverso il lavoro agricolo di prima o seconda categoria. Ma se si tratta di hobbistica, non è possibile".
Le ciclabili non si possono aprire per il momento, ha precisato Fugatti: "Mi raccomando, trentini: Pasqua passatela a casa".
Il direttore dell'Apss, Paolo Bordon, ha informato che "da domani parte un'importante collaborazione con l'ospedale di Cles, per interventi chirurgici che non necessitano di rianimazione".
I dipendenti dell'Apss fruiscono dell'Inail: 83 i casi a marzo contro i 23 dell'anno scorso, ad aprile siamo già a 54.
I tamponi effettuati ai dipendenti dell'Azienda sanitaria sono stati 3300 per 2283 persone, 2194 i tamponi per i dipendenti delle Rsa.