GIUSTIZIA

Chiesto il trasferimento per il presidente del Tribunale di Trento Guglielmo Avolio. Il Csm: “Frequenta indagati, è incompatibile”

Per la prima commissione c’è “incompatibilità con l’ufficio e con ogni funzione giudiziaria”



TRENTO. La prima commissione del Csm ha proposto il trasferimento d'ufficio di Guglielmo Avolio, presidente del Tribunale di Trento, "per incompatibilità con l'ufficio di attuale assegnazione e con ogni funzione giudiziaria nel distretto di Corte d'appello di Trento", si legge nel documento all'ordine del giorno dei lavori nella seduta pomeridiana del 23 marzo, quando la delibera sarà sottoposta al plenum del Consiglio superiore della magistratura.

Avolio ha partecipato come giudice aggiunto al processo per la strage di Bologna del 2 agosto 1980 e come giudice effettivo al primo processo per i fatti della Uno Bianca. La prima commissione ha inoltre deliberato l'archiviazione per altri due magistrati in servizio a Trento, uno dei quali ha chiesto il trasferimento al Tribunale di Padova.

La prima commissione ritiene che "le plurime condotte volontarie, opache e\o inopportune, tenute dal dott. Avolio relativamente al procedimento", sul gruppo vitivinicolo Mezzacorona, "(...) ed al suo principale indagato Luca Rigotti, indipendentemente dalla loro eventuale rilevanza disciplinare, hanno determinato un significativo ed obiettivo appannamento dell'imparzialità e dell'indipendenza del medesimo magistrato nel territorio dell'intero distretto di Trento, visto che hanno riguardato una persona ed un'azienda cooperativa note in tutta la Regione ed hanno avuto ad oggetto le competenza di natura distrettuale del Tribunale di Trento".

A pesare, per la prima commissione del Csm, anche "l'accertata e confidenziale frequentazione tra il dott. Avolio ed il Carini". Si tratta dell'imprenditore calabrese Giulio Carini, uno degli indagati nell'inchiesta "Perfido", che riguarda la costituzione, in Trentino, di una locale della cosca 'ndranghetista Serraino. Secondo la prima commissione, la citata frequentazione "costituisce un fatto volontario, incolpevole sul piano giuridico e che può però obiettivamente determinare un appannamento dell'immagine di imparzialità ed indipendenza del dott. Avolio. Si deve giungere a tale conclusione considerando da una parte il rilievo sociale e giuridico del procedimento penale in questione e dall'altra che il dott. Avolio è il dirigente dell'ufficio che si troverà a giudicare il Carini", si legge ancora nella proposta all'ordine del giorno.













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