La nuova pubblicazione 

Carbonare e la sua storia anche in cimbro

folgaria. Non poteva che essere intitolato in italiano e in antico idoma cimbro il libro che parla di Carbonare e della sua storia considerato che la frazione è stata fra le ultime ad abbandonare...


FABIO MARZARI


folgaria. Non poteva che essere intitolato in italiano e in antico idoma cimbro il libro che parla di Carbonare e della sua storia considerato che la frazione è stata fra le ultime ad abbandonare quella lingua. E' l'ennesima fatica di Fernando Larcher, ormai storiografo ufficiale dell'altopiano di Folgaria, con la quale ha passato in rassegna tutto l'ambito comunale e quindi le frazioni una ad una. Questa volta è toccato a Carbonare per iniziativa del Gruppo Alpini e del Gruppo giovani che hanno inteso donare a tutti i nuclei famigliari un prezioso documento da collocare nella libreria di famiglia assieme all'altro volume a firma di Walter Carbonari poiché le due ricerche si completano a vicenda nella loro peculiarità. L'ampia sala del Centro civico della frazione è stata raramente così gremita. La popolazione lo aspettava da tempo. Lo stile è il solito usato da Larcher: uno sguardo generale attinente la storia antropologica ed urbanistica con incursione nel quadro geografico, quindi una serie di interviste a chi ha vissuto questo o quell’evento che ha assunto particolare rilievo per la piccola comunità. «Utile oggi e per il nostro futuro - racconta la presidente della Comunità Cimbra, Nicoleta Carbonari - Soprattutto per emulare l'unità passata che ci ha permesso di risollevarsi dopo ogni disavventura patita». «Questo volume si aggiunge alla bibbia del territorio - sottolinea il sindaco Michael Rech - un nostro progetto che tenta di intervenire una volta per tutte in questa disparità territoriale. Ciò che qui è descritto ci permette di conoscere le piccole realtà e lanciare la dovuta sfida per il loro rilancio». Cita le figure di rilievo nella storia del paese come il senatore Luigi Carbonari per attingere a virtù passate e proporle alle giovani generazioni. Ringraziano per il lavoro svolto il vicesindaco Adriano Marzari, il capogruppo degli alpini Sergio Lorenzatti, il portavoce del Gruppo Giovani Francesco Girardi. Interviene anche l'assessore alla cultura del Comune di Folgaria, Stefania Schir, ricordando che la storia è maestra di vita ma in genere ha pochi alunni. Infine l'autore parla di due anni e mezzo di lavoro intenso durante il quale ha avuto accesso alle fonti materiali ed iconografiche dei vari archivi locali e provinciali, completando il tutto con una serie di interviste che sono il pregio e il limite di una narrazione storica. I primi garantiscono il rigore dei fatti le seconde portano nella ricerca l'anima delle popolazioni, attraverso il racconto di chi ha vissuto i fatti e li riporta come sovvengono alla memoria e come sono stati vissuti.«Quasi ogni singola frazione si è dotata di un libro - riflette Larcher - Carbonare a 16 anni di distanza, attraverso la buona volontà del Gruppo Alpini e del Gruppo Giovani, ne offre un altro. Quello Carbonari procede per temi, questo è un dipanarsi cronologico della storia del paese. Carbonare non era un solo paese ma ben tre nuclei abitati, uniti dalla visione unitaria che ha animato persone degne di merito come coloro che hanno costruito la scuola, la canonica, la cassa rurale e la cooperativa. Da qui le diverse denominazioni cimbre. Non va letto come un romanzo ma come qualche cosa che si avvale di una certa ricerca storica. Insomma è una via di mezzo fra il racconto e l'analisi dei fatti». Tre i personaggi ringraziati per il loro contributo: Claudio Pergher, Giulio Brena e Rodolfo Liber. Pubblicazione finanziata con il contributo di Amministrazione comunale e Comunità degli altipiani cimbri.













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