Ambiente

Cambiamenti climatici e uso più razionale dell’acqua al centro dell'azione dei consorzi irrigui

I rappresentanti della quasi totalità dei 229 consorzi irrigui e di miglioramento fondiario del Trentino aderenti alla Federazione provinciale si sono riuniti in assemblea alla Cantina La. Vis. Avviato il piano per definire le strategie e gli interventi per la gestione sostenibile delle risorse idriche a fini irrigui


Carlo Bridi


TRENTO - I presidenti e/o loro delegati e i segretari della quasi totalità dei 229 Consorzi irrigui e di Miglioramento Fondiario del Trentino aderenti alla loro Federazione provinciale, si sono riuniti in assemblea alla Cantina La. Vis alla presenza fra gli altri dell’assessora provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli. 

L’importanza di questi organismi, sono evidenziati dagli ettari che vanno a servire. Gli ettari coperti da irrigazione nell’ambito del perimetro dei consorzi, sono circa 18 mila ed il 95% degli stessi si tratta di impianti di irrigazione a goccia, quindi con un risparmio d’acqua che va oltre il 40% di media dell’irrigazione sovra chioma con i classici girandoloni oppure con altri sistemi sempre con girandole.

Nella sua relazione il presidente Mauro Capra, ha rivendicato con forza il ruolo di rappresentanza della Federazione e la richiesta di dare alla stessa “il ruolo di consorzio di secondo su un perimetro esteso a tutto quello del consorzi di primo grado, che permetterebbe di superare le attuali difficoltà e di sviluppare progetti innovativi e di grande rilevanza territoriale”, con un ruolo di interlocutore e forte coordinamento capace di sostenere e accompagnare i Consorzi associati anche in progetti di vasta portata. Inoltre il secondo grado, darebbe la possibilità di affiancare quelli di primo grado che non abbiano la possibilità di compiere autonomamente gli atti di propria competenza. 

Ma il tema centrale al quale sono legati anche i cambiamenti climatici, ha sottolineato Capra, sono quelli legati ad una più razionale consumo dell’acqua per scopi irrigui. Per questo la Federazione ha dato il proprio contributo alla stesura del Piano Irriguo Provinciale, al quale si è dato avvio in collaborazione con la Provincia.

Il documento dovrà definire “le strategie e gli interventi per la gestione sostenibile delle risorse idriche a fini irrigui sul territorio provinciale contribuendo così a coniugare le esigenze agricole con la tutela dell’ambiente e la prevenzione dei fenomeni di crisi idrica”, ha affermato il presidente Capra.

Per attuare il piano, la Federazione sollecita la messa a disposizioni di aiuti a livello provinciale, attraverso un fondo rotativo per finanziare la fase progettuale ma anche per sostenere finanziariamente i progetti di grande rilievo. Per i progetti più impegnativi bisognerà arrivare ad accedere anche a fondi nazionali e Comunitari. 

In quest’ottica, ha ribadito il presidente, “chiediamo che la gestione dell’acqua sia assolutamente strategica per la politica provinciale, in questo senso chiediamo che il PSP della PAC, destini adeguate risorse a questo comparto. Per questo, ha proseguito, riteniamo indispensabile riformulare i criteri affinchè si favorisca una distribuzione più equa delle risorse, che comprenda anche le realtà di montagna”.  Ma cosa risponde l’ass.re Giulia Zanotelli? La Giunta provinciale ha stanziato per l’irrigazione tramite i consorzi irrigui 30 milioni, mentre altri 15 sono previsti in fase di assestamento. 

L’assemblea ha anche provveduto al rinnovo del CDA per scaduto mandato. Il CDA si riunirà a breve per la nomina del presidente, ma c’è l’ipotesi di una riconferma. 













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