IL CASO NAZIONALE

Bolzano, il questionario dell’Asl chiede la “razza” degli alunni

La segnalazione dei docenti: «Si tratta di moduli standard tradotti ma al Comprensorio nessuno si è posto la questione». L'Azienda sanitaria si scusa: "Colpa di un errore di traduzione di un test internazionale"



BOLZANO. Il questionario piegato in busta e consegnato agli insegnanti chiede anche a quale “razza” appartenga l’alunno. «Capiamo tutto, capiamo che si tratti di moduli standard redatti negli Stati Uniti, dove la legge prevede che si chieda anche quale sia la razza. Ma quello che non afferriamo è come mai nessuno al Comprensorio sanitario di Bolzano se ne sia accorto e si sia fatto una domanda. Evidentemente trovano normale che si domandi ad uno studente a quale “razza” appartiene».

Alcuni insegnanti di una scuola media che chiedono di restare anonimi, segnalano all’Alto Adige il modulo del servizio di Neuropsichiatria infantile del Comprensorio di Bolzano dove, come potete vedere nella foto accanto, compare la casella che indica il gruppo etnico o la “razza” dell’alunno. «Il documento ci è stato consegnato in busta chiusa e la busta è intestata all’Asl-Comprensorio di Bolzano. Quella che vedete è la prima di sei pagine di un questionario con domande relative al comportamento di uno studente Capiamo che gli addetti siano oberati di lavoro, capiamo perfettamente che forse non riescano a trovare il tempo ma ci stupiamo del fatto che nessuno, all’atto della consegna, si sia mai posto una domanda. Trovano forse normale che si chieda qual è la “razza” di un alunno? Noi abbiamo fatto la nostra parte e segnalato la cosa sia al servizio di Neuropsichiatria che all’ispettore di sostegno senza peraltro ottenere alcuna risposta. Restiamo, nonostante tutto, in fiduciosa attesa».













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