Un’ordinanza per evitare di trovarsi gli orsi sotto casa 

La richiesta. Dopo il pauroso faccia a faccia di Silvio Martinatti con il plantigrado a San Giovanni la Forestale invita il sindaco a proibire l’abbandono di cibarie all’aperto per attirare gli animali


leonardo omezzolli


Arco. L’orsa che l’ex impresario edile Silvio Martinatti si è trovato a soli 30 centimetri dalla faccia con solo la rete del pollaio a separarli è ancora in zona e vi rimarrà sicuramente per qualche giorno. La notizia, raccontata nell’edizione di ieri su queste pagine, ha fatto in breve il giro di Arco e di tutto il Trentino.

L’ordinanza

Per queste ragioni la forestale ha sollecitato il sindaco di Arco Alessandro Betta affinché emetta un’ordinanza per vietare l’abbandono volontario o involontario di materiale organico o cibo più in generale nelle zone di San Giovanni. Anche quando quest’orsa se ne sarà andata ne arriverà facilmente un’altra. Gli esperti della forestale intervenuti la sera di sabato 15 giugno hanno fatto sapere che l’orsa ha raggiunto la zona perché memore di un’esperienza passata nella quale aveva trovato con facilità, proprio nelle zone di San Giovanni, del pane vecchio e altro cibo lasciato nei campi fuori dalle case. Secondo la forestale vi sarebbe una non opportuna abitudine della gente di lasciare volutamente qualcosa da mangiare per attirare gli animali e così poterli vedere e fotografare. Gli orsi in particolar modo hanno una buona memoria e ricordano i posti visitati e la facilità di reperire cibo o meno. Un’abitudine che ha spinto gli agenti a sollecitare l’Amministrazione per l’emanazione di un’ordinanza apposita.

Una “cattiva” abitudine

Per quanto riguarda l’orsa di San Giovanni sono in corso le operazioni di dissuasione che consistono nel cercare di far capire al plantigrado quanto pericoloso possa essere avvicinarsi alle zone abitate a caccia di nutrimento. Ed è proprio quello che è stato fatto la sera di sabato quando l’orsa è stata allontanata con dei proiettili di gomma secondo quanto stabilito dal protocollo d’intervento. La prima delle raccomandazioni che la forestale vuole ribadire è quella di evitare di lasciare qualsiasi cosa di organico fuori dalle case. Gli orsi sentono gli odori e da animali intelligenti cercano nutrimento facile. Nel caso di un incontro “ravvicinato” si devono tenere comportamenti cosiddetti remissivi e non di aggressione. Pertanto si deve evitare di gridare, sbracciare e correre, azioni considerate minacciose per l’orso. Si dovrà invece indietreggiare, farsi piccoli, non agitarsi. L’orso rimarrà a guardare per poi andarsene. Sconsigliata la presenza del cane perché il miglior amico dell’uomo può irritare il grande predatore. Va ricordato che l’orso ha un’ancestrale timore dell’uomo e di sua iniziative non ricerca l’incontro pur non temendolo. Il numero di orsi è elevato in proporzione all’antropizzazione regionale e si deve evitare di mettere a contatto l’uomo con il plantigrado.

Numerose presenze

Quella di S.Giovanni è una zona apprezzata e frequentata dagli orsi tanto che di passaggi in questi anni se ne sono segnalati molteplici ed è quindi importante non abituare questi grandi predatori ad entrare in contatto con gli umani.













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