Un collegamento diretto tra parco Mandela e ospedale 

Il progetto. È questa la richiesta che il sindaco Betta ha avanzato all’assessore Segnana «Maggiore fruibilità per i degenti e comodità del parcheggio per gli utenti del giardino»


Gianluca Ricci


Arco. Dopo i numerosi interventi a cui è stato sottoposto il parco partecipato delle Braile intitolato a Nelson Mandela, ora si tratta di lavorare per rendere la sua fruizione sempre più agevole da parte della cittadinanza, in modo che davvero possa espletare la funzione per la quale era stato a suo tempo progettato: costituire un punto di riferimento al di fuori del centro storico per la comunità. Assegnato in appalto il chiosco, che nelle intenzioni dei progettisti dovrebbe costituire il volano delle attività da svolgere all’interno del parco, e organizzato il calendario delle iniziative volte ad animarlo in modo da spingere gli arcensi ad arrivare fino lì, ora si tratta di elaborare una strategia per rendere anche fisicamente più appetibile raggiungere il parco per trascorrervi qualche ora di relax. Ecco perché il sindaco Alessandro Betta ha preso carta e penna e ha indirizzato una lettera all’assessore provinciale Stefania Segnana, con l’obiettivo di individuare le modalità adeguate per collegare il parco al parcheggio dell’ospedale. «Tale proposta – si legge fra l’altro – nasce al fine di consentire una migliore fruibilità del parco sia da parte degli utenti del complesso ospedaliero sia delle persone con difficoltà motorie che potrebbero parcheggiare il proprio veicolo nelle immediate vicinanze del parco». Il passaggio su quel lato, in realtà, esiste già, ma risulta poco visibile anche perché oscurato da una salita che lo precede. L’idea sarebbe quella di lavorare proprio su quel collegamento preesistente e renderlo più accessibile. In questo modo il parcheggio dell’ospedale potrebbe diventare un importante punto di riferimento anche per chi vuole fare due passi nel parco, ma non può raggiungerlo a piedi, o per chi desidera partecipare alle tante iniziative previste al suo interno senza diventare matto per lasciare in sosta l’auto. Va inoltre tenuto conto che nel parco Mandela si trovano anche alcuni orti assegnati agli anziani, utilizzati anche per fini socio-didattici: una destinazione che prevede un’utenza che il più delle volte ha bisogno di arrivare fin là con mezzi motorizzati. Anziché rubare terreno al parco per realizzare un parcheggio di riferimento, molto meglio (e più economico) elaborare una strada di collegamento, per progettare la quale però diventa necessario interloquire con la Provincia. La lettera è stata dunque spedita, nella speranza che, trattandosi di un’opera sostanzialmente poco impattante sia dal punto di vista pratico che da quello economico, si possa ottenere una risposta in tempi relativamente rapidi.













Scuola & Ricerca

In primo piano