Contestato l’esproprio 

Rischio sospensiva, il tribunale rinvia

Alto garda. Mentre nel cantiere si festeggiava Santa Barbara, in tribunale a Rovereto si discuteva della richiesta di sospendere i lavori avanzata da un agricoltore altoatesino proprietario di alcuni...



Alto garda. Mentre nel cantiere si festeggiava Santa Barbara, in tribunale a Rovereto si discuteva della richiesta di sospendere i lavori avanzata da un agricoltore altoatesino proprietario di alcuni terreni su cui oggi campeggia il cantiere. Per la verità se n’è parlato poco, perché il giudice Izzo ha rinviato l’appuntamento al 15 gennaio prossimo invitando le parti, nel frattempo, a trovare un accordo. Pare di capire, comunque, che non ci sia la volontà da parte di nessuno di infierire sui lavori della galleria, ma semplicemente di tutelare i diritti di ciascuno. La questione è abbastanza semplice. L’agricoltore altoatesino aveva acquistato a un’asta una serie di terreni che erano già coinvolti nel piano di espropri attuato dalla Provincia, sgravandoli di pendenze e ipoteche. Ma lui, in quanto nuovo proprietario, non aveva ricevuto alcun tipo di documentazione relativo all’esproprio e quindi non aveva mai avuto occasione di impugnare o di ricorrere contro la decisione della Provincia che, secondo lui” aveva sottostimato il valore dell’area. Solo quando è stato a tutti gli effetti coinvolto nell’esproprio ha potuto chiedere che i suoi interessi fossero tutelati. In buona sostanza, il proprietario di quei 1,2 ettari sostiene che l’area in questione vale di più di quanto era stato deciso in un primo tempo e che la perizia di allora scontava lo stato dei terreni prima dell’acquisto e ad esproprio non ancora ultimato. L’agricoltore si è dunque rivolto all’avvocato Antonio Saracino di Trento per tutelare quelli che ritiene siano i suoi diritti, cioè di vedere riconosciuti quei terreni per il loro reale valore.

«Il giudice di Rovereto - spiega l’avvocato Saracino - ha rinviato il prossimo incontro al 15 di gennaio, lasciando il tempo alle parti di incontrarsi e di trovare una soluzione condivisa. A breve quindi ci saranno degli incontri tra l’Ufficio espropri della Provincia e il proprietario per trovare un accordo».













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