I negozi in fuga da un paese rimasto senza parcheggi 

L’allarme. È il caso di Bolognano che dopo la chiusura del piazzale della chiesa è in difficoltà Impossibile aspettare le soluzioni previste dalla Variante 15, si pensa a una proposta intermedia


Gianluca Ricci


Arco. Che la chiusura del parcheggio della chiesa a Bolognano potesse provocare qualche disagio nella frazione era prevedibile. Non lo era che i disagi si trasformassero in problemi veri e propri. La mancanza ormai cronica di posti auto, acuita dalla chiusura degli spazi dietro la chiesa per la realizzazione di un parcheggio interrato che in realtà deve ancora iniziare ad essere scavato, sta mettendo in ginocchio l’economia del paese e, con essa, la sua vita sociale. Nei giorni scorsi ha chiuso il panificio, anche se il titolare ha escluso qualsiasi tipo di collegamento con la situazione della sosta dei mezzi, e anche i parrucchieri stanno pensando di fare le valigie e traslocare altrove. Nel contempo gli stessi vertici della Coop hanno chiesto all’amministrazione un incontro per studiare soluzioni alternative ad una situazione che sta diventando insostenibile.

«Oggi – ha spiegato il sindaco Alessandro Betta – siamo impegnati a confrontarci con i responsabili delle attività economiche della zona per rilevare esigenze e richieste. A breve ci attiveremo per individuare almeno delle soluzioni tampone che scongiurino il rischio di svuotamento della frazione». Impossibile attendere gli sviluppi di quanto previsto per Bolognano all’interno della Variante 15, in base alla quale fra via Cacciatore e via Mazzini dovrebbero essere realizzati 64 posti auto e altri 20 in via Santa Trinità. L’intervento più immediato, come ha confermato lo stesso primo cittadino, potrebbe essere quello di individuare uno o due spazi di carattere commerciale all’interno di Casa Martinelli e convincere la parrucchiera a trasferirsi lì, insieme a quanti stanno chiedendo di poter aprire un’attività da quelle parti: «Non possiamo permettere – le parole di Betta – che Bolognano, dopo aver perso l’ufficio postale, venga privato anche dei negozi che lo rendono vivo. Purtroppo come amministratori comunali non possiamo entrare nel merito delle scelte dei progettisti del parcheggio della chiesa, anche se i lavori, annunciati da mesi come imminenti, devono ancora iniziare».

In una prospettiva a medio-lungo termine, è invece allo studio l’ipotesi di modificare radicalmente l’impianto urbanistico dell’abitato: se infatti fosse possibile trasferire negli spazi a disposizione del Villaggio del Fanciullo il parco giochi che si trova in viale Stazione, in quell’area, previo uno specifico accordo con la Coop si potrebbe pensare di realizzare un parcheggio interrato a disposizione sia dei clienti del supermercato sia dei cittadini, mentre la parte superiore si renderebbe disponibile ad ospitare magari qualche campo sportivo.

«Quando qualcuno aveva criticato i contenuti della Variante 15 – ha concluso Betta – accusandoci di aver pensato quasi esclusivamente ai parcheggi, non si era reso conto che, come accaduto alla Moletta per esempio, è anche grazie alla loro presenza che le periferie riescono a rimanere attive e frequentate. Una frazione priva di vita sociale diventa solo un dormitorio. Ed è quello che non vogliamo che Bolognano diventi».













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