Ex Hotel Arco, primi passi verso il recupero dell’area 

L’incontro. I proprietari Hager e Signoretti hanno presentato le loro intenzioni alla giunta Molte le idee avanzate dai progettisti che saranno illustrate in un incontro con la cittadinanza


Leonardo Omezzolli


Arco. Un primo importante passo per il futuro dell’ex Hotel Arco si è concretizzato nella mattinata di martedì quando il sindaco di Arco Alessandro Betta, accompagnato da alcuni assessori della giunta comunale, Stefano Miori, Stefano Bresciani e Marialuisa Tavernini, insieme al presidente del consiglio comunale, Flavio Tamburini hanno incontrato la proprietà che ha acquisito l’area ex Hotel Arco per l’occasione rappresentati da Heinz Hager e da Paolo Signoretti. Con loro un cospicuo team di progettazione, l’architetto Beppo Toffolon per il planning, l’ingegnere Nicola Zuech per project management ed engineering, l’architetto Andrea Saccani per l’housing e l’architetto Stefan Bernard per il Landscape.

Un incontro interlocutore nel quale Hager, Signoretti e il team di professionisti hanno illustrato all’amministrazione le ragioni che hanno motivato l’acquisizione dell’area ed una prima presentazione del progetto. Si tratterebbe di una rigenerazione dell’area che prevede un’armonica combinazione di destinazioni, rivolte sia ai residenti che ai turisti, con una forte valorizzazione del verde e del fiume accessibile a tutti i frequentatori del parco che diventerà pubblico. «In questi anni il tema ex Hotel Arco non è mai stato abbandonato - ammette l’assessore Miori -. Abbiamo dialogato con costanza con tutte le proprietà. Con l’incontro di martedì abbiamo avuto una prima definizione di quello che la proprietà vorrebbe fare e che, per loro stessa ammissione verrà condiviso puntualmente con la cittadinanza». Cosa ben evidenziata da Signoretti ed Hager: «A questa prima presentazione - scrivono - seguiranno altri momenti di condivisione tra cui una presentazione alla comunità di Arco, affinché il progetto possa venir condiviso e compreso, con l’obiettivo di avviare un iter amministrativo che possa consentire l’avvio dei lavori entro il 2020». Nel progetto presentato si prevede il raccordo con l’abitato attuale, la connessione con le vie di mobilità sostenibile già presenti, sia in direzione del centro città che verso il resto del territorio gardesano ed il lago, un’edilizia sostenibile sia in termini di volumi che di soluzioni architettoniche e dei materiali impiegati. Un occhio anche al verde e al fiume che diventeranno tessuto connettivo pulsante vivibile dagli ospiti degli alloggi oltre che dai cittadini. Proprio per questo la riqualificazione di alcuni siti in prossimità dell’area, sono alla base dell’idea progettuale. Infatti saranno contestualmente realizzate alcune opere di interesse pubblico. Tra quelle evidenziate dalla proprietà spiccano un percorso pedonale di accesso alla riva del Sarca, il potenziamento della ciclopedonale dal ponte sul Sarca al parco, una nuova piazzetta su via Rovereto con annessa fermata del trasporto pubblico, la riqualificazione di piazza Italia, la cessione di una area verde per parco pubblico di circa 5.000 metri quadri. «Posso dire - continua Miori - che il team è molto preparato e che è indubbio che sull’ex Hotel Arco c’è bisogno di intervenire. Ciò che ci è stato presentato è urbanisticamente e paesaggisticamente di alto livello progettuale. Con la maggioranza politica, invece, si dovrà discutere i contenuti, ma il dialogo è sereno e costante».













Scuola & Ricerca

In primo piano