Arco, muove i primi passi l’alternativa a Betta 

Il vertice. Riunione in casa della Lega a Trento per provare a mettere le basi di un’alleanza Presenti molti consiglieri di minoranza e De Laurentis. Ma Ottobre abbandona la riunione


Leonardo Omezzolli


Arco. L’alternativa al centrosinistra arcense si sta formando. Da qualche settimana, dietro le quinte della politica cittadina i vari gruppi politici hanno dato il via a quella che sembra una lunga campagna elettorale per le elezioni del 2020. Il primo vero incontro concreto si è svolto l’altra sera, nella sede della Lega a Trento, durante il quale le forze di minoranza arcensi e altri attori politici (Forza Italia, Autonomisti popolari vicini a Kaswalder, Agire di Claudio Cia) si sono riuniti intorno al tavolo per creare un’ampia coalizione di centrodestra. Presenti oltre ai consiglieri di minoranza di Arco, il presidente della Lega arcense Ferruccio Morandi, Roberto De Laurentis per Tre ma anche agli assessori provinciali Mirko Bisesti (Lega) e Mattia Gottardi (Civica Trentina).

Se la maggioranza del tavolo ha trovato terreno fertile per continuare il dialogo in successivi incontri, diversamente la pensa il consigliere Mauro Ottobre (Autonomia Dinamica) che ha abbandonato la serata su quella che appare una questione spinosa: far entrare o meno il Patt nella coalizione, e più nello specifico l’attuale vicesindaco Stefano Bresciani. «Ci vuole un bel coraggio a parlare di alternativa quando la discussione principale di oltre due ore è se far entrare il Patt - dichiara Ottobre -. Ho messo la pregiudiziale ma loro hanno fatto la forzatura e quindi me ne sono andato. Vogliono fare un accordo con loro - continua -, De Laurentis e il Patt, con il vicesindaco, dialogano da mesi sotto traccia. Oggi mi sento di dire che se le cose stanno così ora la pregiudiziale la pongo anche su De Laurentis. Dire di sì al Patt vuol dire fare il gioco di De Laurentis che così poi potrà far digerire la sua candidatura».

Di diverso avviso la Lega arcense: «L’incontro è stato molto positivo - racconta il segretario comunale Ferruccio Morandi -. La proposta della coalizione è valida e se vogliamo vincere e cambiare il governo della città di Arco dobbiamo essere uniti. Ci è stato chiesto di sentire il Patt - ammette Morandi - che inizialmente non era invitato, ma ora non c’è preclusione alcuna e non è escluso il dialogo con loro, dobbiamo però vedere le condizioni che porranno».

Buon punto di partenza per Roberto De Laurentis che ammette come il Partito Autonomista sia stato elemento di dibattito: «C’è la voglia di mettere insieme qualcosa di organico per dare un’alternativa ad Arco e credo ci sia stato un intendimento generale. Il dialogo continuerà, ma ora dobbiamo realizzare un programma che non sia il libro dei sogni». Così anche il consigliere Giovanni Rullo: «Arco abbisogna di una strategia e di una visione a 10 - 15 anni e di una discontinuità politica reale e forte».

Soddisfatti per le rispettive parti Andrea Ravagni e Claudio Del Fabbro. «C’è stato un confronto a tuttotondo e si sono definiti a priori i potenziali confini delle alleanze - spiega Ravagni -. È positivo che ci sia un’apertura notevole da parte dei referenti provinciali - conclude Del Fabbro - perché è importante avere un legame con la Provincia».

Incontro proficuo anche per il segretario leghista Mirko Bisesti: «Dal mio punto di vista è andata molto bene, è stata la prima vera riunione fra tanti gruppi e liste, certo una coalizione non ancora stata definita, ma nei prossimi incontri tratteremo i temi di urbanistica, sanità, grandi volumi ed edifici storici, per creare un programma condiviso alternativo al centrosinistra».

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