«A Nago Torbole si rischia di pagare anche i danni»

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K.D.E.


NAGO TORBOLE. Dopo il fronte compatto delle minoranze comunali, tocca al consigliere provinciale pentastellato Alex Marini cercare di fare chiarezza sulla questione legata al nuovo municipio di Nago-Torbole, interrogando il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti sulle future conseguenze della sentenza. Conclusasi di recente la causa riguardante la gara di assegnazione dei lavori dell’edificio, infatti, con la vittoria delle ditte Damiani – Holz&Ko Spa e I.T.I. Impresa Generale Spa e l’obbligo da parte della Provincia (Apac) e del Comune a coprire le spese legali, il consigliere provinciale chiede «quali provvedimenti la Provincia intenda adottare per tutelare i propri interessi patrimoniali». A preoccuparlo, oltre alla sentenza del Consiglio di Stato che prevede la copertura di una spesa di 11.500 a testa (5mila più accessori di legge), per le amministrazioni, è infatti la possibilità – così come già per i consiglieri comunali di opposizione – che il raggruppamento di imprese Rti possa far richiesta di risarcimento danni. «Il dubbio sorge, in quanto - spiega Marini - il rischio di questo esito era stato fatto presente dall’Agenzia Provinciale per gli Appalti e i Contratti, che aveva invitato il Comune a valutare l’opportunità di non procedere alla stipulazione del contratto con la ditta vincitrice della gara (la Mak Costruzioni Srl, che ha nel frattempo concluso i lavori n.d.r.) fino all’esito del contenzioso». Altro punto che impensierisce il consigliere provinciale 5 Stelle è poi quello, paventato dalle dichiarazioni del sindaco Gianni Morandi, che a farsi carico delle spese possa essere la sola Provincia: «Il mio quesito tiene in considerazioni le dichiarazioni del primo cittadino di Nago-Torbole, il quale, pur affermando di avere le risorse finanziarie per rimediare grazie alla stipula di un’assicurazione per coprire le spese di lite - conclude infatti Marini - ritiene che debba essere la Provincia a pagare per intero i costi legali sostenuti finora da entrambe le pubbliche amministrazioni coinvolte».













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