TRENTO. La rete del Cantiere di Pace del Trentino diffonde e partecipa alla “Staffetta per l’umanità” - in Trentino portando le proposte della rete "Europe for Peace" - che collegherà oggi, domenica 7 maggio, l’Italia da Aosta a Porto Palo, proposta da Servizio Pubblico e da un appello di artisti, intellettuali, uomini di cultura e del mondo dell’informazione.

La manifestazione è segnata dai colori dell’arcobaleno, “per camminare insieme, unire l’Italia contro la guerra in Ucraina, per riaccendere la speranza”. In Trentino due partenze, una a Trento e una a Levico. Per Trento: ritrovo in piazza d'Arogno dietro al Duomo alle 11.40 - partenza alle 12 sul percorso della Staffetta ed arrivo per le 12.30 in direzione Povo e pranzo al sacco in compagnia. Per Levico: ritrovo sempre alle 11.40 al Pala Levico e connessione con i punti del percorso fino alle 12.30 e conclusione al Pala Levico alla fiera Valsugana Sostenibile e Solidale.

In tutta Italia alle 12 puntuali tutti i partecipanti si muoveranno contemporaneamente al segnale di via per completare un percorso che copre 4mila km coinvolgendo almeno 4.000 persone in Italia. Una staffetta che si svolgerà un po’ con le stesse dinamiche che si vedono in “un campo da baseball” con una passaggio tra una base e l’altra. Una camminata che unirà tutte le regioni italiane, in contemporanea. Non è una staffetta in cui ci si passa il testimone, ma in cui ci si muove tutti contemporaneamente. L’appello della staffetta è stato lanciato da Michele Santoro, raccogliendo decine di firme, da Alessandro Barbero a padre Alex Zanotelli, da Ginevra Bompiani ad Ascanio Celestini, da Fiorella Mannoia a Moni Ovadia, da Vauro Senesi a Elio Germano, Massimo Cacciari e condiviso, poi, con alcuni sindacati e leader politici. Riferimento per entrambe le tappe è Marco Baino, tel. 340 8788948.

Inoltre, il 21 Maggio la rete trentina parteciperà alla Marcia Perugia-Assisi che quest’anno si svolgerà in primavera, cercando di coinvolgere le scuole e il mondo giovanile e di ricordare a tutti il valore fondativo del ripudio della guerra sancito dall’art.11 della Costituzione.