Vacanza a sbafo con la carta  di credito bloccata: denunciati 

In un residence di Riva. Nei guai un rivano di 22 anni e una roveretana diciassettenne, accusati di truffa dopo aver pernottato senza pagare. Il ragazzo trovato in possesso di due pistole finte



Riva. Sono finiti nei guai per aver soggiornato a sbafo in un residence. Il Commissariato di Polizia di Riva, guidato dal vice questore Salvatore Ascione, ha concluso, nei giorni scorsi, l’indagine che ha portato alla denuncia di una coppia di giovani, un rivano di 22 anni e una diciassettenne di Rovereto, entrambi accusati di truffa a danno di una struttura ricettiva di Riva. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Volante del Commissariato di via Brione. Il ragazzo è stato denunciato anche per porto ingiustificato di strumenti riproducenti armi, visto che è stato trovato in possesso di due pistole finte, prive del necessario tappino di colore rosso, e di 62 cartucce a salve.

La truffa ha preso inizio, secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine, lo scorso 5 gennaio quando la ragazza ha chiamato il titolare del residence di Riva e, utilizzando i codici di una carta di credito risultata poi disattivata, ha effettuato la prenotazione di una stanza per cinque notti. A quanto sembra, il titolare, dopo la chiusura della reception, è solito lasciare le chiavi in un luogo concordato e così la coppia ha potuto fare l’ingresso in struttura senza incontrare il proprietario. Due giorni dopo, non riuscendo ad identificare di persona i propri ospiti, l’uomo ha provato a contattarli telefonando al numero fornito al momento della prenotazione, ricevendo però una risposta da parte di una persona estranea. A quel punto, capito ciò che era successo, il titolare del residence si è recato a sporgere denuncia alla polizia. Grazie ai filmati delle telecamere interne al residence, gli agenti hanno potuto individuare il giovane, già noto alle forze dell’ordine, dopodiché si sono messi a caccia del ventiduenne rintracciandolo, il 9 gennaio, in centro a Riva. Il ragazzo è stato sottoposto a perquisizione e ha consegnato ai poliziotti una pistola semiautomatica Walther, una pistola semiautomatica Glock, entrambe prive del tappo rosso, e 62 cartucce a salve.

«Il reato di truffa, la cui condotta si manifesta attraverso l’artificio o il raggiro, necessita della involontaria partecipazione della vittima - commenta Ascione - ma assistiamo, talvolta, a comportamenti che non solo possono favorire queste condotte illecite, ma rappresentano delle violazioni di legge. Gli esercenti di strutture ricettive, infatti, sono obbligati a comunicare giornalmente l’arrivo delle persone alloggiate, pena una sanzione che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro». L’appello del dirigente del Commissariato di Riva è finalizzato a consentire alle forze dell’ordine di svolgere l’attività di controllo e quindi prevenzione dei reati. GL.M.

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