Un “ filo rosso” contro  la violenza sulle donne 

La sensibilizzazione. È il colore che in piazza Tre Novembre e al castello ricorderà  la campagna “Mai più”: un impegno alla lotta contro tutti gli atti violenti, fisici e psicologici


Katia Dell’eva


Arco. Non è certo passato inosservato, negli ultimi giorni, lo striscione sulla parete di villa Pasquali, sul quale campeggia la scritta “mai più violenza sulle donne”. Un messaggio forte e chiaro, sotto gli occhi di tutti, tassello di una serie di iniziative promosse dal Comune di Arco per sensibilizzare contro la violenza di genere che va sotto il titolo di “Mai più”. «Dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, le famiglie di Eleonora Perraro e Alba Chiara Baroni, vittime di femminicidio – ha spiegato il consigliere comunale con delega all’inclusione, diritti civili, beni comuni, laicità e pace – ci siamo mossi per far sì che anche quest’anno, in occasione del 25 novembre ma non soltanto, si parlasse di questo tema. È importante che a trasmettere il messaggio contro la violenza di genere siano anche gli uomini, sia tutta la cittadinanza – ha aggiunto». E allora ecco che Arco, da oggi fino al 26 novembre, si tingerà di rosso in due punti: presso la fontana di Mosè in piazza Tre Novembre, dove saranno anche installate delle sagome, e al castello, luogo visibile dall’intero comune. «È interessante come l’intera comunità ha risposto all’argomento - ha chiarito ancora l’assessora Francesca Modena – sono molti infatti i commercianti, appartenenti alle più disparate categorie, che hanno scelto di esporre qualcosa di rosso, da un fiocco, a un paio di scarpe». E le scarpe rosse, simbolo di questa lotta contro la violenza di genere, resteranno anche in piazza: «Un paio volutamente sexy, un paio da ragazzina – ha aggiunto ancora la consigliera Barbara Chemotti – perché la violenza non ha età e non guarda in faccia nessuno. È fisica, certo, ma è anche psicologica: passa attraverso il nascondere i titoli di studio o quanto guadagni per non mettere a disagio nessuno, e arriva fino ad accettare che ti venga tirato un piatto di minestra perché pensi che avresti potuto fare di meglio, o, ancora, a subire le umiliazioni di fronte ai tuoi figli perché credi di essere tu quella sbagliata. Dobbiamo dire basta a tutto questo».

Una campagna di sensibilizzazione che l’associazione AnDROmeda ha sposato in pieno, installando presso il parco “Nelson Mandela” in località Braile una panchina, sempre di colore rosso. «La posa avverrà il 25 novembre – ha spiegato Filippo Menolli, vicepresidente dell’associazione – accompagnata da una lettura di poesie da parte di Patrizia Perini».

«Tutti questi gesti ci devono far capire l’importanza di non nascondere i temi complessi sotto il tappeto, ma, al contrario, di affrontarli apertamente – ha concluso il sindaco, Alessandro Betta – un modo per sensibilizzare i giovani potrebbe allora essere in futuro – ha proposto ad AnDROmeda, nota per i suoi murales – un lavoro portato avanti dai writer, che resti sotto gli occhi di tutti». L’intera campagna si accompagna alla promozione del numero anti-violenza ideato dal Dipartimento per le pari opportunità dalla presidenza del Consiglio dei ministri, che mette a disposizione operatrici specializzate ad accogliere richieste di aiuto, il 1522, gratuito e attivo 24 ore su 24.













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