La chiesa di Pratosaiano per custodire le salme 

«Potevate almeno avvisarci»

Arco. «Avremo gradito saperlo». È sintetico Aurelio Zanoni, vicepresidente del Comitato S. Isidoro e membro del comitato di partecipazione Oltresarca circa la decisione di portare i feretri dei...



Arco. «Avremo gradito saperlo». È sintetico Aurelio Zanoni, vicepresidente del Comitato S. Isidoro e membro del comitato di partecipazione Oltresarca circa la decisione di portare i feretri dei deceduti da Covid-19 nella chiesa di Pratosaiano che l’amministrazione ha preferito perché più decoroso dell’ex oratorio. «Gli abitanti di Pratosaiano son contenti di aver messo a disposizione la propria chiesa di S. Isidoro per la collocazione temporanea dei defunti. La chiesa - ci tiene a spiegare Zanoni - ha una sua storia particolare e questo avrebbe dovuto quantomeno portare l’amministrazione a comunicarcelo. La chiesa di S. Isidoro è stata voluta e realizzata all’inizio del secolo scorso dai nostri avi i quali hanno donato il suolo e messo a disposizione i denari oltre che la manodopera».

Insomma una chiesa particolarmente sentita dai censiti. «Il comitato S. Isidoro - continua Zanoni - costituitosi successivamente alla realizzazione e composto da tutti i capofamiglia della frazione, si è trovato a dover decidere all’unanimità di accogliere la decisione dell’amministrazione di allora che ha intavolato la particelle catastale (chiesa con annessa strada) al Comune di Arco». Vista la storia però, Zanoni ricorda che l’assessore Stefano Miori avrebbe più volte confermato l’intenzione di fare un contratto di comodato d’uso in favore del Comitato, «visto che l’abbiamo sempre gestita noi, energia elettrica, metano, pulizie e quant’altro». Per ovvie ragioni quindi tutta la programmazione del patrono, previsto per la seconda di maggio, sarà sospesa. L.O.













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