IL CASO

Ledro, raid alla stazione di servizio e rogo alla ditta di costruzioni, arrestato un uomo

Un 38enne della zona individuato dai carabinieri. E' accusato di danneggiamento aggravato, furto e incendio



LEDRO. Individuato dai carabinieri il presunto responsabile del raid vandalico alla stazione di servizio Gpn di Tiarno di Sotto e del rogo alla Santi Costruzioni di Pieve di Ledro.

Nella nottata del 5 gennaio era stata devastavata l’area di servizio Gnp lungo la statale 240 della Val di Ledro nei prressi di Tiarno di Sotto. Quello che inizialmente era apparso come il risultato del tentato furto della cassaforte dell’impianto self-service, si è rivelato poi essere un mero danneggiamento dell’impianto, nonché della struttura destinata ad ufficio del gestore, utilizzando un grosso trattore agricolo, particolare questo desunto dalle numerose tracce di pneumatici rinvenute sul piazzale e compatibili con il raid vandalico. I carabinieri intervenuti sul posto constatavano da subito tale particolare, indirizzando quindi le indagini in un contesto locale.

Lo stesso si può dire per l’incendio appiccato ai capannoni ed agli uffici della ditta Santi Costruzioni, oltre che al trattore utilizzato dalla ditta per lo spargimento del sale che era stato dapprima asportato dal capannone, utilizzato per il raid vandalico presso il distributore, e poi dato anch’esso alle fiamme.

Le serrate indagini scaturite da questi eventi, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto Fabrizio De Angelis, hanno portato i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda, coadiuvati dai colleghi della Stazione carabinieri di Ledro, a ritenere l'accaduto opera di soggetti del posto, conoscitori degli ambienti e delle abitudini locali. La ricerca di informazioni ed elementi potenzialmente utili al fine delle indagini, portavano già dopo qualche ora all’individuazione di un responsabile, F.I. le iniziali, 38 anni, residente nella valle, che allo stato delle indagini risulta ai militari essere l’unico responsabile di quanto accaduto.

In sintesi F.I., da quanto accertato evidentemente sotto l’influenza di stupefacenti e alcoolici, si è dapprima introdotto nei capannoni della ditta Santi dai quali sottraeva un trattore agricolo con cassone spargisale utilizzandolo come “ariete” per sfondare il portone di accesso e poi il cancello in ferro perimetrale; quindi si dirigeva lungo la via Santa Lucia in direzione est fino a giungere nell’abitato di Bezzecca; da qui lungo la statale 240 raggiungeva il distributore di carburanti Gnp dove compiva il raid vandalico danneggiando anche il trattore.

A quel punto imboccava la via alla Costa per fare rientro al capannone della ditta Santi dove decideva di appiccare il fuoco sia al magazzino che agli uffici soprastanti utilizzando della benzina rinvenuta sul posto, per poi appiccare il fuoco con le medesime modalità anche al trattore. A quel punto, evidentemente pago del raid effettuato, raggiungeva la sua abitazione dove veniva rintracciato la mattina successiva dai carabinieri a dormire ancora vestito e con indosso anche le scarpe.

 La ricostruzione minuziosa della dinamica è stata realizzata grazie ad accurata attività di indagine messa in atto fisicamente sul territorio da parte di personale della Compagnia. La risultanza dell’attività di indagine così condotta, è stata sposata in pieno dal sostituto procuratore della Procura di Rovereto Fabrizio De Angelis ed ha trovato pieno accoglimento da parte del Gip del Tribunale di Rovereto Riccardo Dies che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di F.I., riconosciuto colpevole dei reati di danneggiamento aggravato, furto e incendio.

L’arresto è stato eseguito nel pomeriggio del 14 gennaio 2018 dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda unitamente a quelli della Stazione Carabinieri di Ledro che hanno trasferito F.I. presso il carcere di Bolzano.













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