Conviviale pasqualizia per l’Accademia
Riva. Per l’Accademia della cucina il cibo e il vino sono soprattutto esperienza sensoriale e culturale. Ogni portata, ogni calice, sono quindi accompagnati da stacchi che vanno a completare con le...
L’executive chef del Du Lac, Marco Brink ha allietato i tavoli della sala Rosa raccontando i retroscena della preparazioni dei tagliolini con le code di gamberoni e del rombo chiodato del Mediterraneo e dando soddisfazione alle varie curiosità via via presentate dai commensali. Carmelo Grigoletti, dell’omonima cantina di Nomi, ha spiegato con rara verve i segreti de l’Opera, pregiato Chardonnay sfornato dalla cantina di famiglia. Analogo compito è toccato a Luca Rigotti, presidente delle Cantine Mezzacorona, che ha illustrato il bouquet del Nerofino Castel Firmian, prodotto dalla cantina rotaliana. In chiusura di serata, una chicca: Vittorio Maltoni, di Forlimpopoli, ha ripercorso la storia de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene - 178 nuove ricette di Pellegrino Artusi”, pietra miliare della gastronomia italiana firmata appunto da Pellegrino Artusi. Ancora oggi il testo si trova nelle librerie gastronomiche di moltissime famiglie italiane, a dimostrazione dell’attualità dei contenuti. Dal punto di vista storico, il libro è considerato il primo trattato di gastronomia dell’Italia unita. Tradotto in molte lingue e in ristampa da oltre cent’anni, è stato celebrato anche come importante veicolo della lingua italiana considerando l’accuratezza con cui è stato redatto dall’autore.
La serata dell’Accademia della cucina (organizzata per l’occasione dal simposiarca Stefano Andreis) è stata aperta con la cerimonia di investitura di un nuovo socio, Franco Zambiasi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA