Camion urta centralina del gas: allarme a Torbole 

Riva. Le ultime 48 ore per i vigili del fuoco volontari di Riva sono state parecchio impegnative per incendi e una pericolosa fuga di gas. Martedì mattina, il primo intervento dei pompieri di Riva è...



Riva. Le ultime 48 ore per i vigili del fuoco volontari di Riva sono state parecchio impegnative per incendi e una pericolosa fuga di gas.

Martedì mattina, il primo intervento dei pompieri di Riva è stato per supporto all'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari in via Rosmini e al personale medico per quanto riguarda emergenza Covid-19. Nella notte fra martedì e mercoledì i volontari rivani sono stati attivati dalla centrale operativa di Brescia per un supporto al Distaccamento vigili del fuoco di Salò per un incendio tetto, fortunatamente domato in poco tempo. Tanti danni al tetto, completamente arrostito dalle fiamme, ma nessun ferito fra gli abitanti della casa. Per i vigili del fuoco una lunga nottata di lavoro per mettere in sicurezza tutta la zona.

Mercoledì al 112 è arrivatauna segnalazione di incendio canna fumaria in frazione di Sant’Alessandro. «L'intervento presso un edificio di 4 piani ha richiesto circa due ore di accurate verifiche, il tutto si è risolto fortunatamente con soli danni minori», spiegano dal comando di Riva.

Ieri mattina infine l’intervento più delicato, nel centro abitato di Torbole. In via Strada Piccola, u autocarro adibito alla raccolta dei rifiuti ha accidentalmente colpito le utenze del gas di una casa privata, causando una ingente perdita di metano sulla via pubblica. La squadra intervenuta ha prima messo al riparo gli abitanti della zona e poi ha predisposto la ventilazione del gas tramite le mandate idriche, in attesa del personale responsabile della rete di distribuzione. Anche qui danni di modesta entità grazie al pronto intervento.

Tutti gli interventi sono stati eseguiti tenendo conto delle esigenze sanitarie del caso, compresa la tutela del personale dei vigili del fuoco e degli utenti. Attrezzature, mezzi e uomini vengono sanificati con speciali procedure al termine di ogni chiamata, come prevede il protocollo contro il Coronavirus.













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