Alberto Bedin straripante sul parquet del PalaMacchia 

Talenti. Il giovane cestista rivano, figlio di Claudio e Alberta, domenica ha trascinato alla vittoria la sua Sinermatic Ozzano contro la Libertas Livorno: «Non mi sarei mai aspettato questi numeri»


Severino Bigi


Alto garda. Tutti abbiamo in mente film nei quali i protagonisti, trovandosi di fronte ad un’impresa al limite dell’impossibile, contro ogni pronostico e credendoci fino alla fine, sono riusciti a raggiungere l’insperato traguardo. Qualcosa di questo genere è accaduto domenica scorsa nel famoso PalaMacchia, casa del basket livornese, nell’incontro di pallacanestro di serie B che ha visto prevalere il Sinermatic Ozzano sui padroni di casa e capolista della Libertas Livorno. Protagonista indiscusso della vittoria degli emiliani è stato Alberto Bedin, figlio di Claudio e Sonia Elena, due colonne del basket rivano. Abbiamo chiesto ad Alberto, dominante nell’incontro di domenica con 19 punti e 14 rimbalzi per un totale di 33 di valutazione, di raccontarci in quale scenario si è concretizzato il “miracolo” di Livorno.

«La partita preparata in condizioni inusuali nel corso della settimana, potendo contare solo su 5 titolari non affetti da Covid e con il sesto giocatore, fresco di tampone negativo, che si è aggregato all’ultimo momento, poco prima di partire. Il piano partita - ha aggiunto il ventunenne centro dell’Ozzano - era chiaro: giocare aggressivi, cercando di intimidire in questo modo gli avversari. All’intervallo, sopra di 11, abbiamo cominciato a pensare di potercela fare a portare a casa due punti insperati. Ho cercato di dare alla squadra tutto quello che ho potuto, restando in campo 35 minuti. Sono fiero di aver contribuito con la mia prestazione alla vittoria della mia squadra, soprattutto in un momento di così grande difficoltà». La prestazione di Bedin, maturata in un contesto di piena emergenza, in realtà non è un fulmine a ciel sereno: Alberto nel corso di questo primo scorcio di stagione si sta affermando come uno dei migliori nel suo ruolo, con più di 12 rimbalzi di media a partita e con più del 74% di percentuale di tiri realizzati.

Nonostante la giovane età, il cestista rivano ha maturato finora una consistente esperienza giocando in numerose squadre tra la serie C e la serie B: partito dalle giovanili della Virtus Alto Garda, ha terminato il percorso giovanile a Mestre, dove ha esordito in C Gold, per poi passare in serie B giocando a Lugo, Olginate, Cento e, da quest’anno, a Ozzano. Il fatto di dover spesso fare le valigie per cambiare città, si è rivelato per Bedin tutt’altro che una complicazione: «Sì, diciamo che ho praticamente cambiato squadra ogni anno, ma la cosa non mi è mai pesata anche perché sono una persona abbastanza estroversa e ogni anno ho la possibilità di creare dei rapporti personali anche al di fuori del campo, dai quali possono nascere bellissime amicizie». Parlando dell’esperienza di Ozzano il centro rivano si è dichiarato decisamente soddisfatto: «Quest’anno, nonostante la giovane età della squadra, nel gruppo c’è talento e tanta voglia di fare e possiamo contare su uno staff tecnico molto preparato e disponibile, tutti elementi che cerchiamo di sfruttare a nostro vantaggio, soprattutto quando ci capita di incontrare, come è accaduto domenica scorsa, squadre più esperte della nostra».

Un inizio stagione così scintillante è stato una sorpresa per tutti, anche per Alberto: «Non mi sarei mai aspettato di iniziare il campionato con questi numeri e con questi risultati; d’altra parte il coach mi sta dando molta fiducia e rispetto agli scorsi anni sento un po’ più di responsabilità anche a livello individuale. In campo faccio quello che so fare meglio: provo a mettere grande energia sia in attacco che in difesa e a far sentire la mia presenza sotto i tabelloni e, ultimamente, anche di fronte al canestro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano