Società

Trento, raggiunta la soglia di firme per la proposta di legge sul suicidio assistito

In Trentino oltre 3.000 cittadini hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Associazione Luca Coscioni e dal Comitato trentino: “Le competenze della Provincia ci sono” 



TRENTO. La provincia di Trento ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul "suicidio assistito". Ad annunciarlo a Trento durante una conferenza stampa, Marco Cappato dell'Associazione Luca Coscioni, insieme a Damiano Trenti del Comitato Promotore "Liberi Subito" Trentino, composto anche da Fabio Valcanover, Giovanna Ceol e Flavia Decarli. Sono dunque oltre 3.000 i cittadini e le cittadine residenti della Provincia autonoma che hanno sottoscritto "Liberi Subito", la proposta di legge elaborata dall'Associazione Luca Coscioni per regolamentare l'aiuto medico alla morte volontaria.

"Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna infatti è partita il 14 luglio scorso ed aveva come obiettivo raccogliere 2.500 firme autenticate e certificate di cittadini elettori del Consiglio Provinciale di Trento entro 90 giorni", è stato detto. "Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 3000 persone che hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale ‘Liberi subito’ nella Provincia di Trento e ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria mobilitazione", ha dichiarato Cappato, "Abbiamo proposto la nostra legge regionale "Liberi Subito" a tutte le Regioni, per ottenere certezza di tempi e modalità nell'attuazione dell'"aiuto al suicidio", e la Toscana è stata la prima ad approvarla”.

“Le competenze della Provincia autonoma sono piene, in materia, tanto più in assenza di legislazione statale. Ci auguriamo, quindi, che il nostro testo venga discusso al più presto, per far sì che i diritti costituzionali anche dei pazienti della Provincia in materia di fine vita vengano garantiti, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà".













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