Sgomento al “Buonarroti” per la morte di Simone Navarini: mercoledì l’ultimo saluto
A ricordare con commozione e dolore il docente è anche l'ex dirigente dell'istituto e attualmente sovrintendente Giuseppe Rizza: «Purtroppo sono rimasto poco al Buonarroti ma quel tempo mi era comunque bastato per apprezzare le doti, sia di insegnante che umane, del professor Navarini. Non posso che stringermi alla sua famiglia»
TRENTO. I suoi studenti, quelli almeno dell'ultimo anno impegnati negli esami di maturità, hanno saputo della scomparsa del professor Navarini ieri in mattinata, attraverso un'email inviata dalla segreteria dell'Itt Buonarroti: domani (oggi, ndr), il prof non ci sarà.Un colpo durissimo anche per loro, come per colleghe e colleghi e per tutto il personale dell'istituto: «Questo per tutte e tutti noi è davvero un momento terribile. Possiamo solo immaginare quanto più lo sia per tutti i cari del professor Navarini e non possiamo che stringerci alla famiglia », ha spiegato la dirigente dell'istituto, Tiziana Rossi: «Non ci sono molte altre parole, siamo tutti davvero sotto shock».Simone Navarini insegnava meccanica nella scuola in cui lui stesso aveva studiato arrivando al diploma e ponendo le basi per quel percorso brillante che lo avrebbe poi portato a laurearsi in ingegneria meccanica dapprima a Mesiano, poi in Belgio, a Leuven.
«Ricordo che la scuola, la sua scuola, gli aveva proposto di tornare in classe e in laboratorio da docente prima ancora della seconda laurea, era un qualcosa di cui Simone andava molto fiero», ricorda il fratello Andrea: «Evidentemente era apparso fin da quando era studente quali fossero le sue doti, anche nel trasmettere ciò che conosceva».Il ventinovenne insegnava all'Itt Buonarroti già da tempo: nonostante la giovane età, la rapidità con cui aveva concluso un corso di studi impegnativo come quello in ingegneria gli aveva permesso di accettare già ventiseienne l'incarico.
A ricordare con commozione e dolore il docente è infatti anche l'ex dirigente dell'istituto e attualmente sovrintendente Giuseppe Rizza: «Purtroppo sono rimasto poco al Buonarroti ma quel tempo mi era comunque bastato per apprezzare le doti, sia di insegnante che umane, del professor Navarini. Non posso che stringermi alla sua famiglia».