L'ispettore Chen rischia grosso contro il Principe Rosso

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«Pan Ming, l’ex ministro della Propaganda di Shanghai, durante la movimentata estate del 1989 aveva scelto la “parte sbagliata” ed era stato estromesso dal suo incarico. Una sera era stato pizzicato in compagnia di una massaggiatrice nuda. Ovviamente si trattava di una messinscena, ma c’erano le prove e il testimone, così la Sicurezza interna aveva inchiodato Pan, mettendolo alla gogna». È questa la sorte che pare toccare anche all’ispettore Chen Cao: laureato in letteratura e poeta a tempo perso, ha cercato per decenni di barcamenarsi tra la sua coscienza di poliziotto e le “regole”, non scritte ma non per questo meno stringenti, della repubblica popolare cinese. Ma le indagini che stava per avviare avrebbero chiuso il cerchio attorno a un intraprendente Principe Rosso che, per continuare la sua scalata al Politburo del partito comunista, ottiene la destituzione di Chen. Per evitare guai ancora peggiori, il più poetico e incorruttibile dei poliziotti cinesi ha solo una possibilità, difendersi contrattaccando, alzando definitivamente il velo sui crimini del Principe Rosso e di sua moglie.

Qiu Xialong torna e lo fa con quello che riteniamo il suo giallo allo stesso tempo più appassionante e ricco di digressioni poetiche. Tanto che Marsilio ha deciso di abbinare al “Principe Rosso” una raccolta completa delle poesie dell’ispettore Chen. Per gli appassionati, un appuntamento imperdibile.

Il Principe Rosso
Qiu Xiaolong
Marsilio
377 pagine 18.50 euro













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