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L'agricoltura alpina a raccolta: ecco gli stati generali

Appuntamento ad Aosta venerdì 10 ottobre, per fotografare lo stato attuale e confrontarsi sulle prospettive dopo la pubblicazione dei primi documenti della Commissione Ue sulla prossima programmazione dei fondi. Tra i partecipanti l'europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann

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La Valle d'Aosta ospita gli Stati Generali dell'agricoltura alpina. L'appuntamento è per venerdì 10 ottobre nel capoluogo valdostano. Si tratta di un evento che riunisce rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali e regionali e agricoltori, operatori del settore agroalimentare e silvicoltori con le loro rappresentanze.

L'iniziativa - si legge in una nota - "intende fotografare lo stato attuale del mondo agricolo alpino e creare un ampio dibattito sulle prospettive future, in particolare dopo la pubblicazione dei primi documenti della Commissione europea sulla prossima programmazione dei fondi europei per il periodo 2028-2034, che potrebbero obbligare a ripensare il modo di pianificare non solo i fondi europei ma anche quelli nazionali e regionali a sostegno del settore".

Nel corso della mattinata, nella Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, con inizio alle 9, si terrà la prima sessione di lavoro, mentre al pomeriggio all'Università della Valle d'Aosta, a partire dalle 15, sono previsti quattro Tavoli di lavoro destinati a raccogliere le voci di tutti coloro che operano nel settore agricolo in Valle d'Aosta.

Tra gli ospiti il coordinatore del Psp Italia della Direzione generale agricoltura della Commissione europea, Andrea Incarnati, e il deputato altoatesino del Parlamento europeo e membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Herbert Dorfmann (Svp).

"Abbiamo fortemente voluto riunire le Regioni dell'arco alpino - osserva l'Assessore regionale Marco Carrel - per un confronto e una riflessione sulle prospettive del mondo agricolo delle comunità di montagna, con l'obiettivo di individuare azioni e soluzioni finalizzate al sostegno dei nostri agricoltori e allevatori.

Riflettere sulla programmazione dei fondi europei 2028-2034 è fondamentale per pianificare e adattare alla nostra realtà le misure europee, proiettandosi in un orizzonte temporale a lungo termine e dando prospettive a questo settore che sta alla base della nostra economia e della nostra società". 













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