Recovery: Fise, finanziare il passaggio a economia circolare



(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Garantire una reale transizione verso l'economia circolare utilizzando efficacemente le risorse europee (Next Generation EU e Fondi Strutturali) per finanziare strumenti economici di mercato e dare sostegno agli investimenti green. È questa la proposta che emerge dal Report "Strumenti economici per l'economia circolare e la gestione dei rifiuti - Una 'Strategia' in 5 mosse", presentato oggi in anteprima.

Il documento contiene le proposte che FISE ASSOAMBIENTE (Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) avanzerà nelle prossime settimane al Governo appena costituito.

"Affinché il Programma nazionale sui rifiuti possa realmente mettere le gambe", osserva Chicco Testa - Presidente FISE Assoambiente, "oltre agli investimenti per adeguare la dotazione impiantistica nazionale oggi deficitaria, occorrono anche, e soprattutto, nuovi strumenti economici e incentivi che guidino i mercati e gli operatori verso gli obiettivi ambientali e la gerarchia nella gestione dei rifiuti indicati dall'UE".

Fise Aasoambiente propone di rivedere la TARI, per promuovere il passaggio a una tariffa rifiuti puntuale (calcolata in base alla reale produzione dell'utente), che incentivi il riciclo; estendere l'applicazione della Responsabilità Estesa del Produttore alle filiere oggi non coperte (ad esempio per materiali tessili, plastiche diverse dall'imballaggio, arredi); incentivare il riciclo di materia attraverso "Certificati del Riciclo" (per ogni una tonnellata di imballaggio), sostenere la domanda con aliquota IVA ridotta per i prodotti realizzati con beni certificati riciclati e rafforzare gli acquisti verdi da parte delle P.A.; incentivi al biometano e recupero energetico per i soli scarti non riciclabili; ripensare la tassazione ambientale, penalizzando il conferimento in discarica. (ANSA).









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