Italia lenta nelle rinnovabili, 85 Gw non prima di 40 anni



(ANSA) - ROMA, 07 GIU - L'Italia è in forte ritardo nella realizzazione di nuovi impianti da rinnovabili: nel 2022 ne sono stati installati 206.600 (206.167 di solare fotovoltaico, 215 di eolico, 145 di idroelettrico e 73 di bioenergie) per "appena 3,4 Gigawatt". E' una "crescita lenta" e considerando la media delle installazioni degli ultimi 3 anni, nel 2030 l'Italia riuscirà a raggiungere solo il 25% degli obiettivi climatici in tema di sviluppo delle fonti rinnovabili, centrando l'obiettivo di 85 Gw di nuova capacità non prima di 40 anni. Nella classifica europea l'Italia è "drasticamente" al 22/o posto.

Lo afferma Legambiente nella XVII edizione del Rapporto "Comuni Rinnovabili" che quest'anno si focalizza sul blocco delle fonti pulite per "norme obsolete e frammentate, lentezza nelle autorizzazioni e lungaggini burocratiche". Protagoniste di nuove installazioni i territori di 8 regioni: Lombardia, Puglia e Sicilia quelle con la maggior potenza installata tra eolico e fotovoltaico (rispettivamente 420 Megawatt, 338 Mw, 321 Mw).

Nel 2022 l'Italia ha fatto un passo avanti (nel 2021 sono stati installati 1,35 Gw), ma "i numeri sono ancora troppo lontani dalla media annuale europea per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030". In totale, nel Paese ci sono 1,3 milioni di impianti.

Nel 2022, spiega l'associazione ambientalista, sono stati 7.317 i comuni in cui sono stati realizzati nuovi impianti green (solo +14,4% rispetto al 2021) e sono 7.879 quelli in cui c'è almeno un impianto di produzione di elettricità da fonte rinnovabile. Salgono a 3.535, pari al 45% del totale, i comuni 100% rinnovabili elettrici (solo 42 in più rispetto al 2021).

Sempre nel 2022, cala ai livelli del 2012 la copertura da fonti rinnovabili rispetto ai consumi elettrici, pari al 31% a causa della siccità che ridotto la produzione da idroelettrico del 37,7% sul 2021. (ANSA).









Scuola & Ricerca



In primo piano