‘La Storia in piazza’: Schnapp, Maggio francese e la Commune etudiante



A proposito di rivoluzioni. Francia, maggio, 1968. Una rivoluzione che provocò uno choc capace di scardinare le troppe certezze: quella che Edgard Morin chiamò 'La commune etudiante'. Nessuno potrà meglio discuterne che Alain Schnapp che con Pierre Vidal-Naquet pubblicò Le journal de la commune étudiante. Textes et documents. Novembre 1967-juin 1968'. Schnapp, archeologo e accademico, per 'La Storia in piazza' organizzato da Palazzo Ducale Fondazione per la cultura affronterà il 14 aprile la rivolta studentesca francese che fu cesura significativa nella storia contemporanea della Francia e in un certo senso dell'Europa. Fu evento di natura sociale, politica, filosofica indirizzata contro il capitalismo, l'imperialismo e contro il potere gollista. Una rivolta che si estese al mondo operaio e che resta forse il più importante movimento sociale della storia di Francia del XX secolo. Ma fu una rivoluzione? Chi dimentica quegli slogan (A nous, maintenant o C'est interdit d'interdire), gli insegnamenti di Althusser all'Ecole superieure. Schnapp racconterà quella rivolta che mise in discussione l'establishment, che scosse le fondamenta stesse della Quinta Repubblica e che ebbe un'eco lontana. Un anno dopo, in Italia, tutte le Università erano occupate. Fu rivoluzione? o è stata sono rivolta? Domande che ancora oggi hanno bisogno di una risposta precisa.









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